Bangkok – Listini asiatici ancora in calo, scontano i rinnovati timori sulla situazione in Europa, dopo che Stark ha dato le dimissioni dal board della Bce. Crescono i dubbi che alla fine le autorità riusciranno a contrastare con successo la crisi in corso. Sell generalizzato nelle commodities. Dopo i forti cali di venerdì, moneta unica stabile. Eurodollaro a $1,3556.
Ancora paura nei mercati sulla possibilità di un default della Grecia. Voci nel mercato dicono che la Germania si starebbe preparando all’eventualità, e il governo Merkel starebbe studiando il modo di tutelare le banche tedesche.
A causa proprio dell’esposizione alla Grecia, Moody’s Investors Service ha inoltre annunciato che potrebbe tagliare il rating di tre grandi istituti francesi: Bnp Paribas, Societè Generale e Credit Agricole.
Giù le commodities, con il deteriorarsi della situazione debito in Europa che va ad aggiungersi ai timori sulla crescita economica globale.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in calo del 2,42%. Nikkei (-2,31% in chiusura), Sydney (-3,42%), Hong Kong (-3,91%), Singapore (-2,6%).
Calo generalizzato tra le principali commodities, energetici, industriali e preziosi: Wti ($85,61, -1,87%), Brent ($111,37, -1,24%), oro ($1.851,3, -0,44%), argento ($41,255, -0,89%), rame ($3,9545, -1,2%).
Nel valutario, dopo i forti sell degli ultimi giorni, euro ancora in calo contro il dollaro americano, a $1,3556 (-0,07%). La moneta unica perde anche contro yen ¥104,52 (-0,6%) e franco svizzero CHF1,2053 (-0,07%). Dollaro/yen a ¥77,09 (-0,59%).
Futures sull’indice S&P500 in calo di 14,5 punti (-1,25%) a 1.143,5 punti. Rendimenti dei Treasury a 10 anni in leggero calo, all’1,917%.
“Le cose probabilmente peggioreranno ancora, per poi migliorare”, ha detto a Bloomberg Erwin Sanft, vice capo ricerche azionario Asia per BNP Paribas. “Le grandi economie vengono trascinate dentro la crisi. Non abbiamo visto una correzione nel mercato come ci aspettavamo e come gli indicatori ci dicono”.
“Sembra sempre più chiaro che la situazione in Europa non dovrebbe concludersi per il meglio, e il calo dell’euro sembra dirci proprio che un default della Grecia e un programma di ricapitalizzazione delle banche sembra imminente”, ha detto al Wall Street Journal Bell Potter, managing director di Charlie Aitken a Sydney.