New York – All’indomani della pessima performance successiva all’annuncio della Fed, i futures americani (vedi performance in fondo pagina) lasciano presagire una seduta all’insegna dei sell off, sulla scia anche del pessimo andamento dell’azionario europeo. Non hanno un particolare impatto gli ultimi dati sul mercato del lavoro.
Da segnalare che nella giornata di ieri Wall Street ha sofferto la perdita piu’ pesante in un mese. Al momento, i rendimenti dei titoli a dieci anni scendono sotto l’1,78%, un record negativo, indice dell’incremento dell’avversione al rischio.
I numeri sull’attivita’ manifatturiera in Cina ed Europa hanno contribuito a peggiorare uno scenario gia’ reso fosco dall’annuncio della Fed di un nuovo programma da $400 miliardi. L’obiettivo e’ riequilibrare il proprio bilancio vendendo titoli a medio-breve termine e acquistando Treasuries a lunga scadenza. I mercati se lo aspettavano e non hanno accolto con favore le parole proferite dal numero uno dell’istituto.
Ben Bernanke ha parlato di “rischi significativi di ribasso” per la congiuntura. Arriva poi anche l’alert di George Soros, secondo cui gli Stati Uniti sarebbero già in recessione. L’investitore miliardario ha parlato anche dell’Europa, affermando che due o tre piccole economie europee potrebbero anche cadere in default.
Altro market mover della giornata, la decisione di Moody’s di rivedere al ribasso i rating sul debito di Bank of America, Wells Fargo e Citigroup.
In calendario oggi prevedeva alcuni dati economici importanti tra cui le richieste dei sussidi, che hanno fatto il punto della situazione sul mercato del lavoro in attesa di conoscere il report mensile occupazionale, in calendario domani. Le domande di indennita’ sono calate di 9.000 unita’ la settimana scorsa, facendo tuttavia peggio delle previsioni. La media mobile a un mese e’ invece salita.
La forte avversione al rischio è confermata sul mercato valutario dall’andamento dell’euro, che scende più dell’1% sfondando quota $1,35 e arretrando anche fino a $1,3433. La moneta unica è in rialzo contro il franco svizzero (+0,39%) a CHF 1,2272 e scende contro lo yen, scivolando più del 2%%, a quota 102,5910.
I futures sul petrolio perdono il 4,32% attestandosi a $82,21, mentre le quotazioni dell’oro sono in flessione del 2,9%, a $1.755,6 l’oncia.
Intanto alle 15.00 (le 9.00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 34,1 punti a quota 1.121,7.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 58,75 punti a 2.186,75 punti.
Il contratto sul Dow Jones scivola di 299 punti in area 10.708.
Sul mercato dei Treasury, i rendimenti decennali calano di 9,8 punti base all’1,777%.