Milano – Chrysler e il Uaw prolungano la trattativa sul contratto di lavoro. Nella notte, la società controllata da Fiat e il sindacato americano hanno esteso per la seconda volta la scadenza degli accordi in vigore mentre lavorano al loro rinnovo.
Il contratto sarebbe dovuto scadere alla mezzanotte di mercoledì, ma la casa automobilistica americana e il sindacato dei metalmeccanici hanno annunciato un’estensione delle trattative di una settimana. La secondo dopo quella della scorsa settimana con lo strappo fra l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, e il presidente del Uaw, Bob King.
Le negoziazioni si sono chiuse ieri notte, ma riprenderanno questa mattina.
Il contratto di lavoro del Uaw con General Motors, Chrysler e Ford riguarda 113mila lavoratori ed è scaduto il 14 settembre scorso. Il sindacato ha raggiunto un accordo preliminare solo con Gm, in base al quale il colosso di Detroit riaprirà un impianto in Tennessee, aumenterà i salari di ingresso e distribuirà un bonus.
Nei giorni scorsi, però, Chrysler avrebbe indicato che il contratto di Gm è troppo costoso per la più piccola delle case di Detroit, pur spiegando di essere d’accordo sul legare maggiormente i salari ai profitti.
“Le negoziazioni con Chrysler mettono il Uaw in una posizione delicata – spiega la stampa locale -. Il sindacato controlla il 41% di Chrysler tramite il Veba, il fondo pensionistico dei dipendenti. Chrysler insiste su un contratto che non aumenti i costi di lavoro e che la metta in una posizione competitiva rispetto ai rivali”.
Secondo le stime di Center for Automotive Research, il costo di lavoro orario medio, inclusi i benefit, è di 49 dollari a Chrysler a fronte dei 58 di Ford e i 56 di Gm. Negli impianti americani di Toyota i compensi orari medi sono di 55 dollari, in casa Hyundai 44 dollari.
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