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Ondata di Buy a Milano: oltre +8% in due giorni

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Milano – Un’altra seduta all’insegna dei forti acquisti a Piazza Affari, con i listini milanesi trascinati al rialzo in particolare dai finanziari. La borsa italiana e’ favorita dalle prospettive di una serie di misure a sostegno degli istituti di credito, che stanno incontrando difficolta’ a reperire liquidita’.

Anche l’ipotesi di una soluzione della crisi del debito sovrano nella zona euro ha risollevato l’umore degli investitori. E’ cosi’ che prende corpo la prospettiva di una seconda seduta consecutiva di forti rialzi. Una prima parte di settimana cosi’ positiva (oltre +8% in due giornate) non si vedeva da tempo.

L’indice Ftse Mib balza del 4,9%, portandosi con decisione sopra quota 14.700 punti. La soglia dei 14.500 riconquistata oggi era stata abbandonata il 21 settembre scorso. Volumi per un controvalore di circa 1,3 miliardi di euro.

Seduta euforica anche per le altre borse europee, che guadagnano tra il 3% e il 5%. Londra avanza del 3,33%, Francoforte del 4,39%, Parigi del 4,59%. L’indice di riferimento del contiente Eurostoxx 50 fa segnare un progresso del 3,39%. L’ottimismo è stato alimentato fin dalle prime battute dalla buona chiusura di Wall Street , che ha visto il Dow Jones avanzare del 2,53% e dal rialzo anche dei listini asiatici.

Per quanto riguarda Piazza Affari, la performance e’ rimasta positiva anche dopo l’asta italiana, che ha messo in evidenza un forte rialzo dei rendimenti, sia per i Ctz che per i Bot a tre mesi, al massimo degli ultimi tre anni. La domanda è stata comunque complessivamente positiva, ripetendo un refrain che va avanti da mesi.

In generale si riscontrano forti acquisti sui bancari che, a livello settoriale, salgono del 3-4% in Europa; rally anche sugli assicurativi. Tra i titoli europei volano BNP Paribas e Société Générale; in Italia, fari su Intesa SanPaolo che si impenna del 4% circa. Pioggia di Buy anche su Ubi Banca (+6,99%), Unicredit (+5,82%), Banca Popolare di Milano (+10,55%). Ma anche altri titoli fanno la loro parte, come gli energetici Enel (+6,56%) e Saipem (+7,97%). Uniche azioni schiacciate in rosso Parmalat e Popolare Emilia Romagna.

Due sono i principali motivi dietro ai forti rialzi: innanzitutto si parla sempre di più di un Tarp europeo, ovvero dell’arrivo di un piano straordinario per salvare le banche europee.

L’altro fattore è rappresentato dalle attese per la riunione del direttivo Bce, in calendario il prossimo 6 ottobre. Secondo le indiscrezioni si discuterà della reintroduzione dei prestiti a 12 mesi, e anche della possibilita’ di tagliare i tassi d’interesse e ridare così linfa all’economia bastonata del Vecchio Continente.

Incidono poi ancora i rumor secondo cui ci sarebbero piani per la ricapitalizzazione alcune banche europee, e si affaccerebbe anche la volontà di Bce e Fmi di evitare il crack dell’euro alzando il valore del fondo di bailout fino a tremila miliardi.

Dopo essere scivolato ai minimi degli ultimi 10 anni nei confronti dello yen e ai valori più bassi degli ultimi otto mesi sul dollaro nella giornata di ieri, attestandosi sotto quota $1,34, l’euro rimbalza sul dollaro.

Forte recupero dunque della moneta unica, che balza dello 0,76% contro il dollaro a quota $1,3631. Il rapporto euro/yen è anch’esso in rialzo dell’1,22%, a quota 104,21. La moneta è invece piatta sul franco svizzero a CHF 1,2195 (-0,02%). Da segnalare però l’alert e le stime che gli analisti di Ubs hanno lanciato nei confronti della moneta unica e di tutto il sistema dell’Eurozona.

Boom di acquisti sulle commodities: i futures sul petrolio mettono a segno una solida performance, salendo del 4,06%, a quota 83,5. In recupero anche l’oro, che avanza con un rally di quasi il 4% a $1.654,90 l’oncia. A tal proposito, da segnalare che l’indice relativo alle materie prime è crollato negli ultimi giorni ai minimi degli ultimi 10 mesi, con l’argento che è scivolato del 50% dai massimi assoluti.

RAPPORTO UNICREDIT: DETTAGLI SULL’ASTA

Partenza negativa per l’obbligazionario europeo. Attenzione dal lato del primario all’offerta a brevissimo dal Tesoro italiano: un totale di EUR14,5 mld tra Bot semestrali (EUR8,0 mld), Buoni flessibili 15 dicembre 2011 a vita residua 76 giorni (EUR3,0 mld) e il nuovo Ctz settembre 2013 (EUR3,5 mld). Spread Btp-Bund a 10 anni in deciso restringimento questa mattina intorno
ai 370 punti base.

Considerata la recente discesa dei prezzi dei titoli che rende i tassi particolarmente appetibili, gli operatori escludono problemi di copertura per il collocamento odierno, che dovrebbe registrare un rialzo dei rendimenti rispetto a fine agosto.

Attiva sul tratto a brevissimo (tra EUR2,5 mld e EUR3,5 mld in titoli a tre e sei mesi) anche la Spagna, che ha sciolto ieri il Parlamento in vista delle elezioni di fine novembre. Il premier uscente ha al contempo promesso il varo di ulteriori misure correttive in caso di necessità.

RAPPORTO UNICREDIT: TITOLI SOTTO I RIFLETTORI

Bpm(EUR1,46): oggi si terrà il CdA che deciderà sulla governance dell’istituto. Il Sole 24 Ore scrive che la governance è stata riscritta in extremis dopo la bocciatura di Bankitalia. Anche Il Messaggero e Il Giornale dicono che Bankitalia ha messo la Popolare con le spalle al muro, chiedendo un affrancamento dall’influenza degli Amici della Bipiemme.

Generali (EUR11,80): gli analisti di Bank of America -ML hanno inserito il titolo nella insurance least preferred list.

Lottomatica (EUR11,76): Alberto Fornaro è stato nominato nuovo CFO.

Occhi puntati anche su Mediaset dopo che Finanza & Mercati ha scritto che
la nuova edizione di ‘Striscia la notizia’ porterà nelle casse una raccolta
pubblicitaria lorda di quasi EUR200,0 mln.

Da monitorare infine la società
biotech MolMed, che ha presentato nuovi dati clinici relativi a quattro studi
del farmaco NGR-hTNF.

In agenda il Cda sui risultati di Danieli ed il consiglio di gestione di A2A.

Intesa Sanpaolo (EUR1,095): la Corte d’Appello di Torino ha dichiarato
ammissibile l’azione collettiva risarcitoria presentata da Altroconsumo
contro l’istituto per le commissioni di scoperto di conto applicate dal 15
agosto 2009 ai correntisti in rosso.

Rdb (EUR0,4551): il Cda ha approvato il piano di risanamento, che prevede
un aumento di capitale riservato ad Alias per EUR15,0 mln.

Saras (EUR0,965): il presidente Gianmarco Moratti ha detto di sperare che la società possa riprendere l’operatività con la Libia entro la fine dell’anno.

MACROECONOMIA

Si incontrano a Berlino Angela Merkel e George Papandreou per discutere di come Atene stia mettendo a punto il programma di riforme concordato in sede europea. Le nuove misure concordate con la troika Fmi/Ue/Bce sono necessarie all’ottenimento della prossima tranche degli aiuti internazionali. Il responsabile alle Finanze greco Venizelos ha intanto smentito ieri le voci stampa secondo cui nell’incontro di domenica sera a Washington con i vertici Fmi e Bce si sia discusso di un default sovrano ‘pilotato’ per la Grecia.

Attesa in Italia le aste di Bot e Ctz per totale di EUR14,5 mld. E’ stabile in Germania la fiducia dei consumatori riferita al mese di ottobre, confermando un livello che risulta il più basso da quasi un anno a causa delle preoccupazioni legate alla crisi del debito. L’indice Gfk è risultato pari a 5,2 pts, lo stesso valore di settembre, comunque sopra le attese di 5,0. Sul fronte macro sono oggi in agenda negli Stati Uniti l’indice manifatturiero del Midwest ad agosto, l’S&P/Case Shiller sui prezzi delle case nelle principali 20 città Usa a luglio (-4,5% su anno) e l’indice di fiducia dei consumatori a settembre (consensus per 46 pts).