New York – Le produttrici di beni di lusso devono rassegnarsi: l’anno prossimo la crescita aziendale sara’ limitata dalla crisi del debito sovrano europeo. Che provochera’ un inevitabile calo delle spese. Ne e’ convinto l’amministratore delegato di Roberto Cavalli.
“Dire che non avra’ un impatto e’ da pazzi”, dice a Bloomberg il Ceo del gruppo fiorentino, Gianluca Brozzetti. La crisi del debito “avra’ sicuramente un effetto sui consumi” dei beni di lusso, in particolare in Europa.
Da quando in giugno Ermenegildo Zegna, CEO del brand di abbigliamento che porta il suo nome, ha avvertito circa le possibilita’ di un rallentamento della crescita nel 2012, la maggior parte delle concorrenti sono rimaste ottimiste.
Secondo Louis Vitton e PRR SA la domanda non sta accusando una battuta d’arresto. Tuttavia, con il mercato che e’ entrato ufficialmente in una fase ribassista, la prima nel giro di due anni, lo stato d’animo potrebbe cambiare in fretta. La paura principale e’ che la Grecia risulti insolvente, infliggendo un duro colpo alle ambizioni di ripresa economica dell’area della moneta unica.
E il settore del lusso non e’ certo immune a uno scenario di questo tipo, come hanno sottolineato gli analisti di Credit Agricole Cheuvreux in un report. Le stime della banca – riporta Bloomeberg – sono per un rallentamento della crescita del fatturato delle aziende del gruppo al 9% nel 2012 dal 15% di quest’anno.