New York – Nel mese di settembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori degli Stati Uniti si è attestato a 45,4 punti, quasi invariato rispetto alla rilevazione di agosto, pari a 45,2 punti. E’ quanto ha comunicato il Conference Board.
Il dato è stato peggiore delle stime degli analisti, che avevano previsto un rialzo a 46,6 punti. “Le aspettative dei consumatori, che erano crollate ad agosto, hanno messo a segno un guadagno marginale – ha commentato Lynn Franco, direttore della divisione di ricerca sui consumi dell’organizzazione Conference Board – Tuttavia, i consumatori hanno manifestato maggiori preoccupazioni sui salari attesi, un segnale che non prelude a niente di positivo riguardo alle spese”.
Il dato di agosto è stato rivisto lievemente al rialzo rispetto alla prima rlievazione, pari a 44,5 punti. Da segnalare che, di norma, quando l’economia versa in buone condizioni di salute, l’indice della fiducia arriva a superare anche quota 90 punti.
Intanto, scomponendo il dato, il sottoindice che misura le aspettative future dei consumatori è salito dai 52,4 di agosto a quota 54, mentre l’indice che misura le valutazioni dei consumatori sulla situazione attuale è sceso a 32,5 punti, da quota 34,3, attestandosi al valore più basso da gennaio.