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Borsa Milano sotto pressione, paga i realizzi sulle banche

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Milano – I listini azionari europei, reduci da due sedute consecutive di forti guadagni, tornano a essere colpiti da forti sbalzi e dalle vendite che si alternano a lievi tentativi di ripresa. In chiusura la spuntano i ribassisti. A pesare sono le prese di beneficio sui titoli che piu’ avevano guadagnato ieri, come le banche.

Dopo il balzo superiore all’8% delle ultime due sessioni, il Ftse Mib paga dunque i realizzi e chiude a -0,47%. Su Londra grava il caso che riguarda il grande hedge fund Man Group: la borsa britannica cede l’1,31%. In rosso anche le altre grandi d’Europa, Francoforte (-1,18%) e Parigi (-0,86%).

A meta’ seduta l’annuncio che la troika Ue-Bce-Fmi tornerà domani ad Atene ha alimentato l’ottimismo su una soluzione della crisi del debito greco, spingendo brevemente gli indici sui massimi di giornata, ma l’incertezza continua a dominare contribuendo alla volatilità dei mercati.

“La borsa si sta dimostrando un po’ più resistente, ci sono stati tentativi di spingerla al ribasso ma è riuscita a rimbalzare. Mi sembra abbastanza reattiva, con un clima sull’azionario un po’ più tranquillo”, dice a Reuters un trader di Milano.

A permettere al Ftse Mib di virare in positivo era stato il recupero dei titoli bancari, anche se il quadro generale e’ sempre rimasto contrastato. Particolarmente consistenti i ribassi delle Popolari. Sell anche su Tenaris, Saipem, Tod’S, Ansaldo.

In generale la cautela è alimentata da un report pubblicato sul Financial Times che parla di divisioni interne all’Eurozona riguardo a come gestire il problema Grecia: alcuni membri vorrebbero per esempio che i creditori privati si accollino perdite più sostenute sui bond greci che detengono. A tal proposito, il Parlamento del paese ellenico ha approvato la tassa sulla casa nella giornata di ieri, una misura considerata cruciale per il prosieguo delle trattative con la troika, ovvero con gli ispettori del “trio” Bce-Ue e Fmi.

“Dobbiamo attendere per capire cosa la troika…troverà e cosa ci dirà per riavviare le trattative o no”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo quanto ha riportato Reuters. La Merkel ha ribadito tuttavia che farà di tutto per salvare il paese ellenico. E il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso, parlando nell’aula dell’Europarlamento riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha affermato che “esistono soluzioni a questa crisi e che l’Europa ha un avvenire”, riproponendo anche la questione degli eurobond.

Barroso ha anche annunciato l’intesa dell’Ue sulla Tobin Tax che, dal 2014 in poi, permetterebbe di raccogliere fino a 55 miliardi di euro l’anno.

Occhio in Italia alla nuova asta emessa dal Tesoro, che ha messo in evidenza un ennnesimo rialzo dei rendimenti. L’asta crea nervosismo sul mercato dei titoli di stato italiani, con i rendimenti a 10 anni che sono saliti subito dopo al 5,63% e i rendimenti a due anni che sono balzati al 4,32%.

In generale, la questione dei debiti sovrani e le preoccupazioni sulla sua evoluzione sono confermate anche dal mercato dei cds (credit default swap per difendersi dal rischio Paese): i cds sull’Italia sono in rialzo di più di 12 punti e superano quota 460; in crescita di 8 punti base i cds sulla Spagna, a 375; quelli sul Portogallo salgono di 10 punti base a 1.110 e quelli sull’Irlanda di 18 punti base a 736. Lo spread Btp-Bund torna sotto quota 370 punti. Il differenziale tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi si posiziona a 364 punti. Il decennale dei ‘bonos’ spagnoli rispetto agli analoghi Bund arriva invece a 306 punti.

Notizie sconfortanti sono arrivate dal fronte economico dell’Italia, con l’indice relativo alla fiducia delle imprese manifatturiere che è sceso a settembre ai minimi dal gennaio del 2010. Di fatto, l’indice è passato a 94,5 dal 98,6 di agosto (rivisto da 99,9), sotto tutte le stime raccolte da Reuters fra gli analisti, la cui mediana era pari a 98,1.

Sul fronte valutario, l’euro riduce i guadagni nei confronti del dollaro e ora è piatto sul filo di $1,36, a quota $1,3590. La moneta unica guadagna ancora nei confronti del franco svizzero (+0,27%), a CHF 1,2213, mentre il rapporto euro/yen è in flessione dello 0,79%, a JPY 103,92

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio calano dell’1,82% a $82,91 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scendono di nuovo, (-0,80%) a $1,639,20 l’oncia. L’accelerazione al ribasso delle quotazioni del greggio si spiega con i dati sulle scorte che sono stati comunicati dal dipartimento di Energia Usa e che hanno messo in risalto un rialzo inatteso degli stock.

RAPPORTO UNICREDIT: IL SENTIMENT SUI MERCATI

A condizionare il sentiment degli operatori potrebbero contribuire le indiscrezioni stampa di alcune crepe nell’accordo raggiunto per gestire i
problemi debitori della Zona Euro. Il Financial Times ha scritto che si starebbero svilupppando divergenze all’interno dell’Eurozona sui termini del
prossimo salvataggio della Grecia.

Sul fronte Grecia, ieri sera il parlamento ellenico ha dato via libera a una tassa sulla proprietà immobiliare, uno dei nuovi provvedimenti di austerity volto a convincere gli ispettori della Troika del suo impegno a consolidare il proprio bilancio, quale garanzia del versamento della sesta tranche del bailout approvato lo scorso anno e ad accedere a quello successivo.

Angela Merkel ha ribadito il proprio sostegno alla Grecia. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il governatore delle Bce Trichet ha esortato i governi ad attuare velocemente le decisioni prese il 21 luglio in sede europea riguardo il potenziamento del fondo europeo di salvataggio e il secondo bailout greco. Per quanto riguarda l’Italia, Trichet sottolinea che le misure prese dal governo permettono di avanzare in modo significativo verso l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.

RAPPORTO UNICREDIT: TITOLI SOTTO I RIFLETTORI

BPM (EUR1,605): il CdA ha approvato la riforma della governance verso il modello dualistico e contestualmente ha deciso l’ammontare dell’aumento di capitale e la fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Alessandria nella Banca di Legano. Per quanto concerne l’aumento di capitale, il CdA ha definito l’ammontare massimo in EUR800 mln mentre il rimborso dei Tremonti Bond è invece previsto entro fine 2012.

FINMECCANICA (EUR5,43): ha dato a Mediobanca un mandato per esplorare le ipotesi di allenze strategiche nell’area dei trasporti con i big internazioni del settore; lo scrive il Sole 24 Ore.

MONTEPASCHI (EUR0,4098): da dopodomani 30 settembre godrà a tutti gli effetti di un beneficio patrimoniale di circa 40 bp sul ‘Tier 1’ derivante dalle operazioni di valorizzazione del patrimonio immobiliare.

BUZZI UNICEM (EUR6,115): S&P’s ha tagliato i rating della società e della
controllata Dyckerhoff da ‘BBB-/A-‘ a ‘BB+/B’. L’outlook sui giudizi è stabile.

ASSICURAZIONI ITALIA: Fitch ha mantenuto un outlook stabile sul settore italiano, preannunciando che, nei prossimi 12-24 mesi, i rating della maggior parte delle compagnie verranno confermati.

TITOLI FINANZIARI: Giuseppe Vegas, presidente di Consob, ha detto che entro il
30 settembre verrà resa nota la decisione su un eventuale prolungamento del divieto di vendite allo scoperto sui titoli finanziari, aggiungendo che la
decisione sarà coordinata con altri Paesi.