Roma – Nell’ultimo mese lo spread tra i titoli di Stato italiani e i bund tedeschi e’ tornato vicino “ai livelli osservati in agosto” prima che la Bce decidesse di tornare sul mercato dei bond. Lo si legge nel bollettino mensile della Bce, che ha anche sottolineato che tutte le misure non convenzionali adottate finora e quindi anche l’acquisto di obbligazioni di paesi dell’Eurozona hanno natura temporanea.
“Il risanamento di bilancio e le riforme strutturali devono procedere di pari passo per rafforzare la fiducia, le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro”, afferma il bollettino mensile.
Il Consiglio Direttivo “esorta pertanto i governi di tutti i paesi dell’area euro a realizzare con tempestivita’ e determinazione riforme strutturali consistenti ed esaustive”. “Cio’ aiutera’ tali paesi a incrementare la competitivita’ a promuovere la flessibilita’ delle rispettive economie e a migliorare il proprio potenziale di crescita a piu’ lungo termine” afferma il bollettino.
Lanciato anche un altro alert: secondo la Banca centrale europea, la partecipazione dei privati per scongiurare la crisi del debito di un singolo paese puo’ mettere a rischio l’intera Eurozona.
Laddove in passato si e’ ricorso alla partecipazione del settore privato “gli investitori che avevano finanziato paesi fiscalmente irresponsabili si trovavano in tal modo a pagare le conseguenze della loro scelta. Inoltre, poteva ridursi la necessita’ di sostegno finanziario da parte dei prestatori ufficiali”.
“In un’unione monetaria i mercati finanziari sono altamente integrati e l’impatto economico negativo della PSP (Partecipazione settore privato ndr.) – prosegue la Bce – risulta di conseguenza molto piu’ esteso. L’applicazione della PSP a un singolo paese membro potrebbe mettere a repentaglio la stabilita’ finanziaria dell’intera area valutaria”.
“Il ricorso alla PSP – aggiunge l’Eurotower – potrebbe inoltre danneggiare la reputazione della moneta unica a livello internazionale, con il rischio di intensificare la volatilita’ nei mercati dei cambi”. Piuttosto, conclude la Bce “ciascun governo dell’area dell’euro deve dare prova di inflessibile determinazione a onorare pienamente la propria firma, una condizione questa essenziale ad assicurare la stabilita’ finanziaria nell’intera area dell’euro. I rischi connessi con la PSP sottolineano l’importanza, all’interno dell’unione monetaria, di una forte governance che assicuri che tutti i paesi membri mantengano in ogni momento una posizione di bilancio solida”.