Roma – E’ un paradosso. Una spirale senza ritorno. BNP Paribas SA e Commerzbank AG, così come tanti altri grandi istituti della regione, in linea con la fuga generalizzata dai debiti governativi dei paesi europei, starebbero vendendo bond anche a costo di registrare delle perdite, non facendo altro che esacerbare la crisi dell’area.
Bnp Paribas, la più grande banca francese, avrebbe registrato perdite per €812 milioni negli ultimi 4 mesi, proprio attraverso il processo di riduzione dell’esposizione al debito europeo. In perdita anche Commerzbank, dopo aver ridotto del 22% gli investimenti nei Piigs, a €13 miliardi.
Con gli investitori che puniscono le società con forte esposizione al debito sovrano della periferia europea e con le autorità che invitano ad aumenti di capitale e a prezzare il valore degli asset a valore di mercato, gli istituti continuano a vendere, in questo modo non facendo altro che estendere la crisi, alzando in continuazione il costo del prestito pagato dai vari paesi. Un processo a spirale.
“Le autorità europee e i leaders si stanno praticamente sparando nei piedi da soli, perché un grande investitore per il mercato dei bond è stato tolto dalla circolazione”, ha detto a Bloomberg Otto Dichtl, analista per Knight Capital Europe Ltd. a Londra. “Questa spirale al ribasso continuerà fino a quando le autorità non troveranno una vera soluzione”.