ROMA – I teorici della politica sono storicamente divisi su un punto: il goveno rappresentativo è davvero democratico? O invece non lo è perchè non consente ai cittadini di votare direttamente le leggi che dovranno rispettare?
Noi oggi ci troviamo un pò oltre quella linea di demarcazione: scusateci, il Governo Monti è solo un espediente necessario. Prima che il gallo canti, due numeri, 25/59, e una domanda all’antica: burro o cannoni?
Traduco, il Governo Monti deve impicciarsi “solo” d’economia magari programmando crescita e risanamento a corta gittata o può fare altro?
Per esempio che dire della legge elettorale, strumento principale nella formazione della classe parlamentare, che dalle nostre parti ha giocato un gran ruolo… nel collasso del sistema politico? La famigerata vocazione maggioritaria (in un paese che si nutre d’anomalie) ha trasformato gli ultimi vent’anni in una intifada.
Il Parlamento repubblicano ha sulle spalle 16 Legislature, alcune problematiche e col morto, altre veloci, questa però è davvero speciale non tanto per l’arcinoto commissariamento europeo di cui finalmente s’è presa coscienza ma che di fatto, esiste dai tempi di Maastricht, la vera novità è il regime di “sospensiva” che ha inchiodato il Parlamento. Nel caos calmo si è interrotta la dialettica maggioranza opposizione (sale della democrazia) per la momentanea liquefazione di entrambe. Il momento è delicato perchè contraddice la natura stessa delle assemblee legislative ma ci fidiamo.
Monti può contare su un consenso parlamentare che si avvicina all’acclamazione del soviet supremo, ì numeri 25/59 sono particelle parlamentari, i leghisti del Senato e della Camera, l’infinitamente piccolo dunque irrilevante ai fini politici. Arcana imperii et dominationis? Perchè no se può servire a bonificare la palude entro il 2013?
Il Presidente deve fare politica, sostituendosi all’imbarazzante governante può “fabbricare il fabbricante”.