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Stati Uniti: creati 120.000 nuovi posti di lavoro, disoccupazione all’8,6%

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New York – A sorpresa la disoccupazione e’ scesa ai minimi di due anni in novembre, ma il mercato del lavoro naviga ancora in acque agitate, con le aziende private che hanno assunto meno posti di lavoro del previsto e i redditi medi che si sono abbassati.

Il tasso di disoccupazione e’ sceso dal 9% all’8,6%, ai minimi da marzo 2009, secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro a Washington. Il mese scorso gli Stati Uniti hanno creato 120 mila posti di lavoro, con piu’ della meta’ delle assunzioni che sono avvenute nel settore delle vendite al dettaglio e delle agenzie interinali.

In ottobre il risultato e’ stato di 100.000 posizioni create, rivisto al rialzo da quanto stimato in precedenza (80 mila). La stima degli analisti era in media per un dato pari a 125.000. Anche le cifre di settembre sono state riviste in meglio a 210 mila unita’ da 158 mila.

Societa’ come DirecTV hanno detto che stringeranno la cinghia del personale in entrata nel 2012, citando le preoccupazioni circa le previsioni sul fronte della domanda per i loro prodotti, l’impasse sul deficit in Usa e la crisi del debito sovrano europea.

E’ un circolo vizioso. L’incertezza per il futuro lavorativo e per la propria posizione attuale innervosisce gli americani, che devono vedersela anche con una riduzione dei salari. Uno stato d’animo che non fa che alimentare una contrazione dei consumi. Le spese al consumo contano per circa il 70% della maggiore economia mondiale.

Come si spiega allora la riduzione del calo inaspettato del tasso di disoccupazione? La partecipazione alla forza lavoro degli americani e’ stata pari al 64%, in ribasso dal 64,2% del mese precedente. Sempre piu’ persone hanno abbandonato ogni speranza di trovare un’occupazione.

“Il mercato del lavoro – dice a Bloomberg Stephen Stanley, chief economist di Pierpont Securities LLC, sta registrando un progresso molto moderato, ma comunque rimane sempre un progresso”. “Le cose stanno leggermente migliorando per quanto riguarda l’economia. Le societa’ stanno assumendo ma senza prendere rischi”.

I salari per ora sono diminuiti dello 0,1%. Le ore medie lavorative si sono confermate a quota 34,3, in linea con quanto atteso dagli analisti.

Dopo la pubblicazione del dato, oro, argento e petrolio sono saliti sui massimi di seduta. I futures con consegna gennaio sul greggio hanno toccato la punta di $101,38 al barile e ora scambiano a quota $101,56, in rialzo di $1,16.