New York – Il 2012 dovrebbe essere tutta un’altra musica. Il settore bancario Usa dovrebbe riprendersi. Dopo il calo degli utili registrato negli ultimi trimestri, ora la situazione dovrebbe migliorare, secondo i CEO di due grandi istituti: Jamie Dimon, di JPMorgan Chase & Co., e Lloyd C. Blankfein, di Goldman Sachs. Ma gli analisti non sono così sicuri.
Regolamentazioni più severe, maggiori requisiti di capitale, rallentamento della crescita economica, potrebbero infatti ora aggiungersi ai problemi scatenati lo scorso anno dalla crisi del debito nell’eurozona.
I risultati del periodo ottobre-dicembre 2011, di 4 delle 6 più grandi banche Usa, mostrano infatti che il settore potrebbe aver sofferto di un calo degli utili per il terzo trimestre di fila, a causa di minori entrate dal trading e dal comparto investment bank (Non è un caso infatti che, proprio qui, grandi gruppi come Credit Suisse, Ubs e Royal Bank of Scotland, hanno tutti annunciato tagli al personale).
“(I mercati globali) si riprenderanno, sarà una sorpresa, più rapida di quanto tante persone si aspettino”, aveva detto Blankfein durante una conferenza il 25 novembre.
“Non penso che questi numeri negativi saranno permanenti. Credo che quando la situazione si stabilizzerà, ci sarà un boom”, ha detto Dimon, rimarcando le parole ottimiste di Blankfein, durante un’intervista telefonica il 13 gennaio.