Bruxelles – Raggiunto l’accordo tanto atteso. I ministri delle Finanze dell’Eurozona approvano il secondo pacchetto di aiuti alla Grecia. Ci sono volute ben 13 ore di trattative ma alla fine Atene riceverà i €130 miliardi necessari per evitare la bancarotta imminente. Ma gli esperti avvertono: improbabile che si riesca a rivitalizzare il paese e a sanare i problemi strutturali dell’economia.
Le misure adottate dovrebbero riuscire a portare l’indebitamento al 121% del Pil entro il 2020, livello prossimo al target iniziale del 120%. Non vengono risolti i problemi di fondo ma si chiude un periodo di incertezza protratto per mesi che ha colpito l’intero Blocco europeo.
A seguito dell’annuncio, balzo immediato dell’euro, che contro il dollaro americano si porta nella parte alta di $1,32.
Il settore privato avrebbe accettato di sopportare perdite superiori a quanto precedentemente stabilito. Per la precisione perdite attorno il 53,5% del valore nominale dei bond (contro il precedente 50%).
Il debito dovrebbe essere tagliato di circa €100 miliardi, con le banche e gli assicuratori che accettano di scambiare i bond in portafoglio con altri di più lunga durata e con cedole inferiori. Del 2% nel 2014, del 3% nel 2015-2020 e del 4,3% oltre.
Immediato il commento del Presidente della Bce Mario Draghi, che definisce l’accordo come “molto buono”.