New York – Seduta moderatamente positiva per i principali indici azionari americani in seguito all’accordo europeo e l’approvazione del nuovo pacchetto di aiuti da €130 miliardi alla Grecia, che ancora non convince.
In chiusura il Dow guadagna 15,82 punti (+0,12%) a 12.965,69, appena sotto la fatidica quota “psicologica” di 13000. Il Nasdaq cede 3,21 punti (-0,11%) a 2.948,57, mentre l’S&P500, paniere allargato della borsa statunitense, avanza di 0,98 punti (+0,07%) a 1.362,21.
L’intesa, necessaria per evitare il default immediato del paese e scacciare, almeno temporaneamente, i rischi di contagio nell’area euro, e’ stata accolta con sollievo ma senza entusiasmo. Il totale speso in aiuti concessi a Grecia, Irlanda e Portogallo raggiunge così i €386 miliardi.
E’ cosi’ che gli investitori di New York si concentrano sugli ultimi risultati fiscali societari. La scorsa settimana l’indice S&P500 è salito del +1,4%, lontano appena lo 0,2% dal cancellare tutte le perdite dallo scorso aprile.
Da quando Timothy Geithner ha assunto il ruolo di capo del Tesoro, a gennaio 2009, i ritorni da investimenti nei Treasuries hanno superato quelli dei bond degli altri paesi dello 0,3% a livello annuale. E’ un dato inferiore al +7,5% fatto segnare sotto Paulson, ma meglio del -1,6% di Rubin.
Wal-Mart Stores cede quota dopo la pubblicazione della trimestrale. I prezzi in calo hanno penalizzato i margini.
Giornata in progresso per Macy’s (+1,21%) e Home Depot (+0,45%). Quest’ultima ha registrato utili per azione superiori alle attese nel quarto trimestre, passati da $0,36 l’anno precedente a $0,50, contro stime degli analisti per $0,42.
Macy’s, il secondo maggiore grande magazzino in Usa, avanza dopo aver battuto le stime sul fronte dei profitti. Rally per Wynn Resort, che ha rilevato la quota rimanente nel suo maggiore azionista a uno sconto del 31%.
Apple sigla un accordo con China Telecom, per la vendita di iPhone in Cina dal prossimo mese, nel tentativo di raggiungere una quota sempre maggiore del mercato della telefonia mobile piĂą grande al mondo.
Focus sempre sulla performance dell’euro, che riagguanta, seppur debolmente, il territorio positivo nei confronti del dollaro a quota $1,3234, ritracciando dal massimo della sessione a $1,3293 testato appena dopo la notizia dell’accordo raggiunto sulla Grecia; la moneta unica è a JPY 105,51, mentre il rapporto dollaro/yen a 79,70.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano a quota $106,25 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scambiano a $1.758,50 l’oncia. Quanto ai rendimenti dei Treasuries a dieci anni, in rialzo al 2,059%.