Società

PETROLIFERO: GETTY PASSA IN MANO RUSSA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

OAO Lukoil Holding, il maggiore produttore russo di petrolio, ha deciso di acquistare la catena di stazioni di servizio Getty Petroleum Marketing (GPM).

La catena di 1300 stazioni di servizio- una volta parte dell’impero del miliardario Paul Getty- e’ passata di mano per $71 milioni, pari a $5 ad azione – un premio del 45% sulla chiusura di giovedi’, e permette al produttore russo di greggio di raddoppiare il numero totale di stazioni possedute e di stabilirsi permanentemente sul mercato americano.

Lukoil, infatti, intende diventare negli USA una marca riconoscibile, dapprima con il cambiamento del nome Getty, e poi con la vendita di greggio alle raffinerie BP Amoco (BP).
Il piano prevede anche l’acquisto futuro di una raffineria americana.

La societa’ russa, che per riserva di petrolio – 20 miliardi di barili – e’ la prima la mondo, ha attualmente solo la capacita’ di raffinare il 35% del greggio prodotto, pertanto e’ interessata ad incrementare la vendita dei prodotti raffinati.

La prima acquisizione russa di una societa’ americana quotata in borsa viene pero’ vista dagli analisti piu’ come una mossa per rafforzare l’immagine di Lukoil che per migliorarne il bilancio.

Il prezzo di Getty, che ha un valore di mercato di $48,1 milioni, e’ molto conveniente e valuta ogni stazione di servizio a circa $55 mila, molto meno del costo di costruzione, ma
Lukoil – che ha una capitalizzazione di mercato di $10,6 miliardi e che quest’anno potrebbe incassare oltre $17 miliardi grazie all’elevato prezzo del petrolio – potrebbe incappare in alti costi se decidesse di fornire le stazioni direttamente dalla Russia.

Questo potrebbe anche avere conseguenze negative sui piani di espansione della societa’ nel Mediterraneo e nell’Europa dell’est. dove Lukoil intende aggiungere altre 500 stazioni di servizio a quelle gia’ possedute.

E’ anche nell’intenzione di Lukoil di triplicare le esportazioni entro i prossimi anni.

La societa’ russa, che prevede quest’anno la produzione di 75 milioni di tonnellate di greggio, ha registrato per i primi sei mesi dell’anno un aumento triplo degli utili che hanno raggiunto $1,1 miliardo.

Getty, invece, ha avuto una perdita di $7,2 milioni nel secondo trimestre contro gli utili di $100 mila dell’anno scorso, su un fatturato in crescita del 59% a $311,1 milioni, a causa dell’aumento dei costi di produzione e delle spese operative.