New York – A fine 2004, in un’atmosfera di speculazioni forsennate circa una eventuale attacco in Iran, l’allora segretario degli Esteri britannico, Jack Straw, aveva dichiarato che un’azione militare era “inconcepibile”.
Ora persino Straw, viste le circostanze, ha dovuto cambiare idea. Oggi, colui che da ministro inglese nel 2003 riusci’ a convincere l’Iran a sospendere le attivita’ di arricchimento dell’uranio, e’ convinto che un’azione militare dell’Occidente e’ possibile – cosi’ tanto probabile che sta lanciando avvertimenti inquietanti sull’argomento.
“Potrebbe portare a un cambiamento totale dei rapporti internazionali, in un modo che non era mai stato visto fino ad ora”. “Si arrivera’ a ottenere una divisione netta nella comunita’ internazionale tra chi e’ pro Usa e Regno Unito da una parte e chi invece e’ piu’ o meno nel mezzo – come alcuni paesi europei – e infine chi e’ dalla parte dell’Iran, come Russia, Cina, Brasile, India”.
Oggi con la Siria sull’orlo della guerra civile e il Medioriente piu’ instabile che mai – un’operazione militare di questo tipo e’ tornata d’attualita, perche Washington e Gerusalemme sono convinte che l’Iran stia per entrare in possesso della bomba atomica. Teheran sostiene che i suoi programmi di arricchimento dell’urano abbiano scopi civili.
I principali esperti di politica e i responsabili degli affari esteri di Iran, Israel e Usa hanno fatto capire di concordare in un punto: una guerra con la Repubblica Islamica per via del suo programma nucleare e’ un evento che ha una maggiore probabilita’ di verificarsi oggi di quanto non lo sia mai stato prima d’ora.
“La possibilita’ e’ che Israele attacchi nel 2012”, ha dichiarato alla Bbc Ronen Bergman, un giornalista israeliano che ha condotto una lunga serie di interviste ai leader politici del governo di Tel Aviv. “L’esercito si sta preparando a lanciare un attacco, c’e’ un incremento di esercitazioni e dimensione del corpo militare enorme”.
Israele, sottolineano gli analisti, ha peraltro nove mesi di tempo per attaccare, visto che dal 2013 in poi i siti nucleari conquisteranno l’immunita’.
Il regime iraniano e’ debole e si potrebbe anche seguire la strada delle pressioni diplomatiche e delle sanzioni. Ma se i servizi di intelligence scopriranno che Teheran e’ in possesso di un’arma atomica, il governo israeliano lancera’ l’attacco con l’obiettivo di difendere preventivamente il proprio popolo.
Come lasciato intendere dal ministro della Difesa Ehud Barak: “Difendere lo stato ebraico e’ la nostra responsabilita’, cosi’ come pensare al futuro e al destino della gente israeliana”.