New York – Si avvicina il giorno tanto temuto dalle banche più importanti. Entro la fine di maggio l’agenzia di rating Moody’s Investors Service potrebbe infatti decidere di ridurre il merito di credito di oltre 100 istituti globali. Tale decisione non farebbe che aumentare i costi di finanziamento delle banche, portandole a ridurre i prestiti. Proprio quello che non ci vuole in questo momento. Rischio per l’intera ripresa economica globale.
Tra le varie banche, la francese BNP Paribas, la tedesca Deutsche Bank e la statunitense Morgan Stanley, sono quelle che rischiano di vedere il rating di breve e lungo periodo modificato, sui minimi di sempre da parte di Moody’s, secondo quanto annunciato a febbraio dalla stessa agenzia di rating. Downgrade che potrebbero seguire a quelli dello scorso anno da parte Standard & Poor’s e Fitch Ratings.
Secondo i dati della Banca centrale europea, nonostante l’operazione di rifinanziamento di lungo periodo (LTRO) da €1 trilione, i prestiti alle istituzioni non finanziarie sono diminuiti -0,17% in aprile. In aggiunta, con tutta probabilità l’economia europea dovrebbe aver registrato una fase di recessione nei primi tre mesi del 2012, spingendo governi e imprese verso ulteriori tagli di spesa.
In una nota del 13 aprile, l’agenzia di rating ha detto che comincerà con la revisione del merito di credito verso gli inizi di maggio, partendo dagli istituti italiani, per poi passare alla Spagna, Austria, Svezia, Norvegia, Regno Unito e Germania. Gli analisti credono che le grandi banche Usa non dovrebbero subire alcuna variazione del rating prima di giugno.