New York – Futures sui principali indici azionari Usa rimangono negativi (vedi valori a fondo pagina) dopo la pubblicazione del dato relativo alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che si sono confermate peggiori delle stime.
Euro a $1,2685. Attesa in giornata per la pubblicazione dell’indice Fed di Philadelfia e del Superindice.
Ieri lo S&P500 ha perso per il quarto giorno di fila, quando ha chiuso sui minimi dal 1° febbraio, a quota 1.324,8 punti (-0,44%). In quattro sessioni, le perdite sofferte dall’indice sono state pari al 2,4%, mentre dallo scorso 2 aprile il listino ha perso -6,6%. Ridotti i guadagni dall’inizio dell’anno ad appena +5,3%. Il punto, ha affermato in una intervista a Bloomberg Quintin Price, responsabile globale degli investimenti presso BlackRock, è che il rischio di un’uscita della Grecia dall’euro non è stato ancora scontato a pieno dai mercati azionari. Price ha anche affermato, in una intervista al canale televisivo Bloomberg, che l’uscita di scena del paese ellenico sarebbe una fantastica opportunità per riposizionarsi sui mercati azionari.
“La risposta dei mercati a una possibile uscita della Grecia dall’euro, sarebbe una immediata riduzione dell’esposizione verso il rischio”, scrive in una nota il team di economisti di Bank of America Merrill Lynch. “La direzione di lungo periodo degli asset rischiosi dipenderà dagli esiti in Grecia e dalla sua permanenza nell’euro, come primo passaggio di una serie di problemi nell’Eurozona”.
Jim Reid, analista di Deutsche Bank, afferma poi di non essere sicuro che la possibile pubblicazione di altri dati economici positivi provenienti dal fronte Usa possano portare un po’ di sollievo sui mercati. “Probabilmente è un po’ presto per dirlo, ma l’effetto degli indicatori riuscirà a sopravvivere in questo contesto di avversione al rischio? La storia recente suggerisce che la debolezza dei mercati si farà sentire alla fine anche nei dati”.
Edward Yardeni, responsabile strategist degli investimenti presso Yardeni Research Yardeni, scrive poi in un rapporto pubblicato da Bloomberg che la performance dei prezzi delle commodities indica che Wall Street ha ancora spazio per scendere, nonostante le perdite delle ultime giornate.
Yardeni arriva a questa conclusione mettendo a confronto il Global Growth Barometer, un indice da lui creato basandosi sul trend del Brent e dell’indice delle materie prime industriali stilato dal Commodity Research Bureau, con lo S&P 500. “Potrebbe esserci un ulteriore downside per le azioni“, ha scritto lo strategist, precisando che il suo barometro è sceso questo mese sotto quota 1.300, e lo S&P 500 ha chiuso al di sotto di quel valore nel mese di gennaio.
Tra i titoli, Zynga in rialzo negli scambi tedeschi. Cresce l’attesa per il debutto di domani di Facebook a Wall Street. Con prezzo nella parte alta della forchetta, la società dovrebbe raggiungere una valutazione di $104 miliardi.
Fonti industriali e analisti ricordano che la Apple con difficoltà riuscirà, almeno nel breve periodo, a fare a meno della sua dipendenza di fornitura dal rivale sudcoreano Samsung.
Le 29 più grandi banche globali, di importanza sistemica per il sistema finanziario globale, con asset totali $47 trilioni, avrebbero bisogno di nuovo capitale per $566 miliardi entro il 2018, per poter fare fronte ai nuovi requisiti imposti dagli standard di Basilea III.
Borse europee influenzate dal balzo dei rendimenti iberici, all’indomani dell’avvertimento del premier Mariano Rajoy, che ha parlato di rischio di accesso ai finanziamenti per Madrid. Asta Spagna: buona domanda, ma è forte balzo per i tassi.
Ad alimentare l’avversione al rischio sono poi anche le notizie sulla fuga agli sportelli in Spagna e Grecia, fenomeno che secondo la banca francese Société Générale investirebbe anche l’Italia, nel caso dell’uscita della Grecia dall’euro.
La Banca centrale europea annuncia di aver bloccato i prestiti ad alcune banche greche. Il Presidente Draghi ha inoltre specificato che la Bce non verrà meno al suo mandato per mantenere il paese nell’euro.
Il Premier britannico David Cameron ha detto di appoggiare l’idea di Francois Hollande, il neoletto presidente francese, dei project bond Ue. La Commissione Ue ha deciso nei giorni scontri di lanciare al piu’ presto, gia’ nelle prossime settimane, i primi project bond, da utilizzare per investire su larga scala per rilanciare investimenti e crescita.
In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2685 (-0,24%). La moneta unica verso ilo yen cede lo 0,35% a JPY 101,78, mentre il rapporto dollaro/yen è in flessione -0,10% a JPY 80,24.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio salgono dello 0,51%, a quota $93,28 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.556,30 l’oncia (+1,28%).
Alle 14.38 ora italiana (le 8.39 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano di 2 punti (-0,15%), a quota 1.320,50 punti.
I futures sul Nasdaq giù di 5 punti (-0,20%), a 2.553.
I futures sul Dow Jones in rosso di 6 punti (-0,05%), a 12.568.
Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,765%, in lieve rialzo.