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Materie prime, Usa: meno limiti alla speculazione. Cioè peggio che mai

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New York – Con il fiato sul collo delle lobby di Wall Street, la Commodity Futures Trading Commission intende proporre una modifica alla legge che regola e limita le attivita’ speculative in petrolio, gas naturale, frumento e altre commodity.

Lo riporta Bloomberg, citando quattro persone informate sui fatti. Il Dodd-Frank Act e’ studiato per mettere al riparo dai rischi di una speculazione senza controllo, ma cosi’ ne uscirebbe indebolito.

Cinque commissari – riferiscono le fonti, che hanno chiesto di rimanere anonime – vogliono indire un voto privato per cambiare il modo con cui le societa’ possono accumulare le loro posizioni di trading quando hanno gia’ quote di partecipazione in altri gruppi.

L’agenzia potrebbe proporre l’innalzamento al 50% dal 10% della soglia oltre la quale un’impresa viene considerata come proprietaria di un altro gruppo e deve pertanto essere tenuto conto anche delle posizioni di trading nella controllata.

La riforma firmata da Christopher Dodd e Barney Frank prevede infatti soglie massime di investimenti su fonti energetiche, metalli e derrate agricole per ciascun singolo operatore.

Contattato da Bloomberg, al momento il portavoce della CFTC, Steven Adamske, non ha ancora risposto.

L’agenzia rivedra’ le regole in risposta alle richieste avanzate dalle lobby di Wall Street che rappresentano il settore di agricoltura ed energia, tra cui Cargill, ConocoPhillips e Archers- Daniels-Midland. La proposta non e’ ancora definitiva e la votazione potrebbe anche svolgersi in pubblico.