Bangkok – Listini asiatici in calo. Svaniscono le speranze su nuove misure in arrivo dal Summit Ue in giornata, misure necessarie per contenere la crisi in corso nell’Area unica, e frenare l’uscita della Grecia dall’euro, evento tanto temuto dai mercati. Euro a $1,2667.
Gli analisti avvertono che il verificarsi di tale evento potrebbe andare ad intaccare ulteriormente, più di quanto non lo sia già, l’appetito per il rischio, dunque rinnovando la pressione al ribasso per i corsi azionari, materie prime e tutte le categorie di asset considerate più rischiose.
Intanto ai microfoni della CNBC l’ormai ex-Primo ministro greco, Lucas Papademos, annuncia che non è in corso alcun preparativo per la possibilità che la Grecia abbandoni la moneta unica, aggiungendo che per quanto in sua conoscenza tale abbandono non è in fase di studio ne presso le istituzioni europee, ne presso altri stati membri.
In giornata i leader europei, tra i vari temi, dovrebbero discutere sull’idea di bond unici, gli Eurobond. Proposta che trva il supporto del nuovo Presidente francese Hollande, ma la ferma opposizione della Cancelliera tedesca Merkel.
La Banca Mondiale invita la Cina ad introdurre nuove misure fiscali pro-crescita e avverte le economie dell’area Asia Pacifico sull’impatto nel sistema economico della crisi del debito in corso in Europa, oltre che del rallentamento economico globale. Ma consiglia, evitare nuovi stimoli monetari o si rischia di svegliare il demone inflazione.
Per contro, il Fondo Monetario Internazionale invita l’Inghilterra e procedere con un nuovo programma Quantitative Easing e abbassare i tassi di interesse, per svegliare l’economia da un lungo sonno.
GIAPPONE
Yen giapponese in rialzo a seguito della decisione della Bank of Japan di mantenere, come da attese, invariati i tassi di interesse, tra lo 0% e lo 0,1%, e il programma di stimoli monetari e di acquisti di asset.
Nella giornata di ieri il paese aveva subito il downgrade da parte dell’agenzia di rating Fitch, a causa dello stallo politico per combattere il crescente indebitamento del paese, il più elevato al mondo. Il Giappone si conferma comunque il più grande creditore a livello globale nel 2011, con attività estere per 253 trilioni di yen ($3,19 trilioni)
Nikkei di Tokyo in calo, azzera completamente il terreno recuperato in questi ultimi giorni, e ritorna sui minimi da quattro mesi toccati venerdì, abbandonando anche l’importante soglia degli 8.600 punti.
I dati in giornata confermano il rallentamento delle esportazioni nipponiche. Deficit commerciale oltre le attese in aprile, da $6,5 miliardi, anche a causa del maggiore costo degli energetici e delle minori spedizioni verso la Cina.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-1,53%). Nikkei (-1,98%), Seul (-1,10%), Sydney (-1,25%), Hong Kong (-1,69%), Shanghai (-0,76%), Singapore (-1,27%).
Commodities: Wti ($91,08, -0,84%), Brent ($107,64, -0,71%), oro ($1.558,70, -1,14%), argento ($27,745, -1,54%), rame ($3,4475, -1,13%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2667 (-0,15%), contro lo yen giapponese a ¥100,67 (-0,73%), contro il franco svizzero a CHF 1,2008 (-0,03%), contro la sterlina a GBP 0,8039 (-0,04%). Dollaro/yen a ¥79,48 (-0,60%).
Futures sull’indice S&P500 in calo di 6,75 punti (-0,51%) a 1.308,00. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,758%, giù di 1 punto base.
“Gli ultimi commenti hanno azzerato l’ottimismo sul nuovo Summit europeo”, ha commentato a Bloomberg Kim Young Sung, gestore a Seul per Samsung Asset Management. “C’è incertezza su nuove misure offerte dall’Unione europea per frenare l’uscita della Grecia dall’euro”.