New York – Da sempre l’oro ha svolto il suo compito di asset rifugio e conservatore della ricchezza, come uno degli asset fisici per eccellenza, capace di mantenere nel tempo il proprio valore intrinseco. Ormai in un trend rialzista, un forte mercato toro, da circa 10 anni, a fronte dei vari rischi globali e delle varie crisi che hanno colpito i mercati.
Ma il 2012 non sembra essere iniziato per il meglio. Dopo aver toccato i massimi di sempre lo scorso settembre, sui $1.921, ora il metallo giallo pesa un cambiamento importante nelle scelte di investimento: nelle ultime settimane infatti la ricerca di asset rifugio è andata a beneficio del dollaro americano e dei Treasury Usa.
Con l’apprezzamento del dollaro, divisa nella quale il metallo giallo è prezzato, i contratti sul gold sono arrivati, e si sono stabilizzati, appena sopra un supporto molto importante, in area $1.533 – $1.522. La forza di tale livello è dimostrata anche dall’ultimo balzo del prezzo verso $1.599, secondo l’analisi di MacNeil Curry, strategista tecnico di Bank of America Merrill Lynch.
Ecco quanto si legge nella sua ultima nota in merito. “I potenziali minimi di rialzo del prezzo, considerando un arco di 6 mesi, sono sui $1.789 – $1.803. Non si esclude inoltre la possibilità di raggiungere i massimi dello scorso settembre, a $1.921, in ottica di una ripresa del trend toro che vede come prezzo target l’oro tra $3.000 e $5.000 l’oncia”.