New York – Due soldatesse americane hanno citato in giudizio le forze armate degli Stati uniti per le restrizioni imposte alle donne in combattimento, precisando che rappresentano una chiara violazione dei loro diritti costituzionali.
Jane Baldwin ed Ellen Haring, entrambe riserviste, si sono rivolte alla corte di Washington spiegando che la loro esclusione dalle attività di combattimento “solo perché donne” viola i diritti di uguaglianza sanciti dal Quinto Emendamento.
Le due donne, si legge oggi sul Times, hanno insistito sul fatto che simili restrizioni hanno avuto inoltre pesanti conseguenze sui loro “attuali e futuri guadagni, su una potenziale promozione, sui benefici post congedo”.
Nello scorso mese di febbraio, il Pentagono aveva annunciato una svolta, con l’apertura alle donne di 14.000 nuove posizioni nelle forze armate, soprattutto in quelle di terra. Ma i vertici militari hanno bloccato, quasi immediatamente, le loro ambizioni di far parte di unità dedite al combattimento.