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Azionario Asia: rialzi contenuti da incertezza Spagna e Grecia

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Bangkok – Listini asiatici proseguono nella fase di ripresa, dopo i forti sell che si sono protratti sino alla fine della scorsa settimana. Rialzi tuttavia contenuti, con il costo del prestito della Spagna che rimane su livelli elevati e porta diversi investitori a tenere elevato il livello di allerta, su possibile nuovo allarme nell’Eurozona e dunque nuovo tonfo dell’azionario. Euro a $1,2533.

Intanto in Grecia cresce l’attesa per gli esiti delle elezioni di giugno. Sarà una data cruciale ma non per forza potrebbe trattarsi dell’uscita di Atene dall’euro, con il leader delle Coalizioni di sinistra , Tsipras, che invita ad abbandonare gli eccessivi programmi di austerità in favore di investimenti pro-crescita, capaci di ripagare il debito nel lungo.

L’agenzia di rating Moody’s Investors Services avverte sul crescente numero di default aziendali attesi nei prossimi anni, con il deterioramento della crisi in corso nell’Eurozona.

Il ministero delle Finanze della Cina annuncia di aver intrapreso delle misure per aumentare la domanda di beni di consumo, attraverso sussidi per prodotti a risparmio energetico. Uno dei tanto attesi programmi del Governo per rivitalizzare la crescita economica del Dragone.

Nel mese di maggio l’euro ha ceduto circa -5,3% contro il dollaro, il calo più forte degli ultimi 8 mesi.

Attesa ora l’asta italiana nella giornata di domani, di €3,5 miliardi di titoli a 5 anni e €2,75 miliardi a 10 anni. I rendimenti dei bond a 2 anni è ancora sui massimi da quattro mesi, al 3,945%.

Rendimenti dei Treasury a 10 anni stabili all’1,74%. I titoli di debito americani hanno garantito il 2,6% dalla fine di marzo alla fine di maggio, secondo i dati pubblicati da Bank of America Merrill Lynch. Chiaro indicatore della forte domanda per questi strumenti in queste settimane di incertezza.

Dopo i cali iniziali, recupera terreno l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, trascinato dal rinnovato interesse verso i grandi titoli tecnologici nipponici. L’indice dunque recupera stabile l’importante soglia degli 8.600 punti, chiudendo +63,93 punti (+0,74%) a 8.657,08 punti.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+1,08%). Nikkei (+0,74%), Seul (+1,41%), Sydney (+1,06%), Hong Kong (+0,74%), Shanghai (+1,15%), Singapore (+0,43%).

Commodities: Wti ($91,36, +0,55%), Brent ($107,43, +0,30%), oro ($1.574,80, +0,38%), argento ($28,485, +0,35%), rame ($3,4785, +0,88%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2533 (-0,06%), contro lo yen giapponese a ÂĄ99,64 (0%), contro il franco svizzero a CHF 1,2016 (-0,02%), contro la sterlina a GBP 0,7993 (0%). Dollaro/yen a ÂĄ79,49 (+0,04%).

Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 12,00 punti (+0,91%) a 1.327,00. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,748%, in rialzo di 1 punto base.

“Si spera nell’introduzione di nuove misure accomodanti in Cina, per stimolare la ripresa durante la seconda metà dell’anno”, ha detto a Bloomberg Mao Sheng, analista per Huaxi Securities e Chengdu. “I timori legati all’Europa continuano a guidare i mercati”.