(in aggiornamento)
Roma – Sono quindici le vittime accertate del terremoto in Emilia Romagna. A renderlo noto e’ il capo della Protezione civile Franco Gabrielli.
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In Emilia sale ad almeno 8 il bilancio delle vittime della forte scossa di terremoto di stamattina. Lo conferma la Prefettura di Modena. “A Concordia c’è una vittima accertata: stiamo facendo le verifiche e siamo fiduciosi che sia l’unica, nel centro storico di Concordia. E’ stato colpito in strada dal crollo di calcinacci e pietre”, ha detto invece a SkyTg24 il sindaco del paese Carlo Marchini.
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Sei le vittime provocate finora dalle scosse che hanno colpito il Nord Italia e che secondo alcune testimonianze sono state avvertite anche in Austria. Il bilancio delle vittime è in aggiornamento. Di queste, due persone sono decedute a San felice Sul Panaro e un’altra a Mirandola.
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I vigili del fuoco sono intervenuti a Medolla, in Emilia, dove è crollato un capannone e vi sarebbero delle persone sotto le macerie. Lo riferiscono fonti dei vigili del fuoco.
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Scuole e uffici evacuati a Modena città e nella bassa dopo la forte scossa di questa mattina. Panico anche a Bologna: diversi istituti scolastici della città hanno deciso di rimandare a casa gli studenti dopo un’ora di lezioni.
Circolazione ferroviaria rallentata nella direttrice Milano-Bologna-Firenze per riduzione precauzionale della velocità a causa della scossa. E’ sospesa invece la circolazione delle linee Padova-Bologna, Verona-Bologna, Milano-Bologna, Verona-Mantova-Modena.
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E’ stata avvertita distintamente anche a Genova la forte scossa di terremoto di questa mattina alle 9. Nel capoluogo ligure sono state evacuate precauzionalmente diverse scuole e molte persone sono uscite spontaneamente dalle proprie abitazioni e sono scese in strada. Evacuati anche numerosi uffici, tra cui l’Agenzia delle Entrate di via Fiume. Al momento non si segnalano danni a persone o cose, anche se sono ancora in corso verifiche sulla stabilità di alcuni edifici. Centinaia le chiamate al centralino dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati.
A San Felice sul Panaro, in Emilia, “ci sono vittime e la situazione è molto grave”. Lo ha detto il sindaco della cittadina Alberto Silvestri a Sky Tg24. Ci sono stati dopo la forte scossa di stamattina crolli di edifici.
ROMA – Una forte scossa di terremoto è stata avvertita tra Veneto ed Emilia Romagna. Si parla al momento di un morto e di diversi feriti.
La forte scossa di terremoto avvertita nel nord Italia ha avuto una magnitudo 5.8. Il dato, ancora preliminare e non definitivo, è stato comunicato dall’Ingv alla Protezione Civile. L’epicentro sarebbe ancora in Emilia, in provincia di Modena.
La scossa di terremoto è avvenuta alle ore 9 ed è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena. I comuni prossimi all’epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.
La scossa di terremoto è stata avvertita distintamente a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni.
La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano, intorno alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.
Dopo la scossa di terremoto di questa mattina nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. Sono in corso le verifiche dei vigili del fuoco e della Protezione Civile.
SI TEMONO VITTIME A SAN FELICE SUL PANARO – Si teme che la nuova scossa di terremoto abbia provocato vittime a San Felice sul Panaro. Segnalazioni in tal senso sono arrivate alle autorità e sono in corso verifiche.
SCOSSA SUPERFICIALE, PROFONDITA’ 5-10 KM – Secondo gli esperti della sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa “fa parte della sequenza in atto”. La scossa, il cui epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena), è stata abbastanza superficiale, avvenuta ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri.
VENETO, IN TILT CENTRALINI E CELLULARI – I telefoni dei vigili del fuoco e una parte dei cellulari sono in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni di cittadini. La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano esattamente alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.
SCOSSA AVVERTITA AOSTA, EVACUATI UFFICI REGIONE – La scossa di terremoto è stata avvertita ad Aosta, dove alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Numerose le chiamate alla centrale unica di soccorso regionale, ma al momento nessun danno é segnalato in Valle d’Aosta.
SCOSSA AVVERTITA IN TRENTINO – E’ stata avvertita anche in Trentino la scossa di terremoto registrata poco dopo le 9 in Emilia Romagna. Si è sentita in modo particolare ai piani alti degli edifici e le prime verifiche sono in corso sulla presenza di eventuali danni da parte della Protezione civile trentina. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Il 115 invita quindi la popolazione a non intasare le linee di emergenza e a chiamare solo per richieste di soccorso.
SCOSSA AVVERTITA A BOLZANO – Una scossa di terremoto è stata avvertita nettamente alle ore 9.03 a Bolzano. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco, per il momento non si segnalano danni.
SCOSSA AVVERTITA NELLE MARCHE – E’ stata avvertita anche nelle Marche, da Pesaro ad Ancona, la nuova forte scossa di terremoto registrata stamani con epicentro in Emilia Romagna. A Pesaro alcuni istituti scolastici, come il Liceo classico, sono stati evacuati temporaneamente, a scopo precauzionale. Tanta la paura fra i bambini delle materne e delle elementari, mentre alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto ai vigili del fuoco verifiche statiche degli edifici. Al momento comunque, non si segnalano danni. Tante le chiamate ai centralini dei Vvf in tutta la provincia di Pesaro, e anche ad Ancona.