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Borse Asia in calo: debolezza Cina, paura Europa. Dollaro su

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Bangkok – Listini asiatici in calo, a seguito della pubblicazione del dato sull’attività manifatturiera della Cina. Ancora in calo, riaccende i timori sull’andamento della crescita economica globale. Timori che si aggiungono alla già preoccupante situazione nell’Eurozona. Euro a $1,2352.

L’indice Pmi sull’attività manifatturiera del Dragone conferma il momento di debolezza della crescita economica globale. Nel mese di maggio la lettura finale ufficiale è 50,4, in forte calo rispetto al 52 atteso dagli analisti e al 53,3 di aprile. Ci si avvicina pericolosamente ai 50, valore che demarca contrazione da espansione.

A seguito della pubblicazione del dato il dollaro australiano, divisa legata alla crescita economica e alla domanda di materie prime, ha subito un vero e proprio crollo. Al momento contro il dollaro americano cede -0,39%, a $0,9685.

Il biglietto verde continua ad essere richiesto come asset rifugio e si apprezza contro i principali rapporti di cambio. Contro l’euro al momento scambia a $1,2352. Apprezzamento anche contro lo yen giapponese, anche a seguito delle parole del ministro delle Finanze nipponico, che hanno reiterato la possibilità che Tokyo agisca nel mercato dei cambi per frenare l’eccessivo apprezzamento della valuta.

Lettura negativa anche per l’indice Pmi della Corea del Sud, a 51,0 rispetto al 51,9 di aprile. Male anche gli stessi indicatori per Taiwan (50,5 contro 51,2 in aprile) e Vietnam (48,3 contro 49,5 di aprile).

Nella giornata di ieri pressione da parte dei leader italiani e dalla Banca centrale europea alla Germania, per rammollire l’opposizione tedesca a nuovi aiuti finanziari per le banche. I rendimenti dei bond della Spagna continuano a crescere e i titoli a 10 anni si avvicinano pericolosamente all’importante soglia del 7%.

In giornata attesi i dati sulle buste paga non agricole negli Stati Uniti. Le stime parlando di +150.000 in maggio. I dati di ieri hanno confermato il rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-0,61%). Nikkei (-1,20%), Seul (-0,49%), Sydney (-0,29%), Hong Kong (+0,11%), Shanghai (-0,06%), Singapore (-0,68%).

Commodities: Wti ($86,35, -0,21%), Brent ($101,77, -0,10%), oro ($1.559,70, -0,29%), argento ($27,74, -0,06%), rame ($3,37, +0,13%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2352 (-0,06%), contro lo yen giapponese a ¥96,90 (+0,06%), contro il franco svizzero a CHF 1,2009 (+0,01%), contro la sterlina a GBP 0,8030 (+0,09%). Dollaro/yen a ¥78,43 (+0,10%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 5,50 punti (-0,42%) a 1.303,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,564%, in rialzo di 1 punto base.

“L’economia globale, con maggiore attenzione a Stati Uniti e Cina, soffre di un periodo di debolezza superiore alle precedenti attese, e le aspettative sulla ripresa non fanno che farsi sempre più vane”, ha detto a Bloomberg Kiyoshi Ishigane, strategista senior a Tokyo per Mitsubishi UFJ Asset Management.