ANALISI TECNICA DEL FTSE MIB. TUTTE LE PREVISIONI
Roma – Il copione sembra ormai ripetersi ogni giorno. Piazza Affari tenta la ripresa nei primi minuti di contrattazione, poi peggiora verso il pomeriggio, e tocca anche minimi intraday significativi (come nella giornata di oggi, immediatamente dopo la pubblicazione del rapporto sull’occupazione Usa, quando ha ceduto più del 2%). In questo contesto di alta volatilità e di profonde incognite sul futuro dell’Eurozona – ma anche della solidità relativa delle congiunture in Cina e in modo molto piu’ fiacco negli Usa – l’analisi tecnica può aiutare gli investitori a capire se il fondo sta per essere toccato o no.
Un importante supporto, leggendo gli articoli di cui sotto, è rappresentato da quota 12.800 per il future sul Ftse Mib, mentre la resistenza chiave è a 13.000 punti. Per l’indice di riferimento Ftse Mib – dunque non il suo derivato – un supporto critico è individuato in corrispondenza di 12780 punti (ma l’indice è ora sotto tale livello). C’è poi chi afferma che la probabilità di scendere al di sotto dei minimi del marzo del 2009, andando verso i 10000 punti, e forse già entro fine settembre, sia altissima.
Per il futures FTSE Mib il test e la tenuta del supporto a 12.800 punti stamani ha mostrato una particolare significatività. L’aumento del premio al rischio espresso dall’andamento del Bund non sembra infatti riflesso nell’andamento dell’azionario. Quindi arriva un segnale moderatamente positivo. Operativamente
la prima resistenza si colloca a 13.000 punti, violata la quale il derivato potrebbe spingersi verso 13.200 punti. Una eventuale discesa sotto i 12.750 punti, minimi di periodo, proietterebbe il derivato verso 12.600 punti, vero supporto della giornata.
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Seduta negativa per l’indice Ftse Mib che si trova schiacciato contro il supporto critico dei 12780 punti. Dopo un tentativo iniziale di rimbalzo che lo aveva portato a 13035 punti l’indice Ftse Mib ha intrapreso la via del ribasso scendendo marginalmente al di sotto del supporto critico offerto a 12780 dai minimi del 21 maggio, gia’ testato il 24 ed il 30 maggio. Fintanto che il sostegno di area 12750 verra’ rispettato dai prezzi sara’ lecito mantenere viva la speranza di un rimbalzo, speranza che acquisterebbe concretezza oltre area 13070, linea che scende dal top di marzo, e successivamente con la rottura di 13450, lato alto del gap ribassista del 23 maggio. Possibile in quel caso almeno la ricopertura del gap ribassista del 14 maggio a 14000 circa. La violazione di area 12750 segnalerebbe invece la fine del trading range disegnato dai minimi del 21 maggio e la ripresa del downtrend attivo da marzo con obiettivi fino in area 11550 almeno, base del canale che contiene l’andamento dei prezzi nell’ultimo bimestre.
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Il Ftse-Mib future, dopo un’apertura a quota 12.885, è sceso fino 12.825 prima di effettuare un veloce recupero che si è arrestato attorno a 12.950. Il quadro tecnico di breve termine rimane quindi precario: in vista degli importanti dati macro Usa del primo pomeriggio, dove è lecito attendersi un’esplosione della volatilità, è preferibile rimanere alla finestra. Da un punto di vista grafico un nuovo segnale short arriverà soltanto con il cedimento di quota 12.700 punti, con un primo target in area 12.550-12.530. Al rialzo invece una prima dimostrazione di forza arriverà con il ritorno al di sopra di quota 13.000 punti.
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Siamo presi spesso per pessimisti, ma continuiamo lo stesso ad analizzare il nostro indice convinti di avere ragione. Dunque, come detto più volte, noi del Blog FinanzaNoStop, il trend dell’ indice nostrano e del suo derivato, è e resta senza ombra di dubbio, ribassista. Ecco il livelli fondamentali che ci tengono a distanza dai minimi di marzo 2012: per Ftsemib abbiamo un supporto a 12610 punti, mentre per il derivato future Fib, 12570 già violati entrambi nella seduta odierna, che rafforzano ulteriormente la debolezza dell’ indice della Borsa di Piazza Affari.
[ARTICLEIMAGE] Se ci mettiamo a dare uno sguardo tecnico anche al grafico mensile di Ftsemib, possiamo notare che le due ultime candele, sopratutto quella di maggio, non fanno presagire niente di buono. Anche se ci possono stare dei rimbalzi di una qualsiasi entità ( 14,900 – 15300, ma ne dubito ), la possibilità di bucare i minimi di marzo 2009, andando verso i 10000 punti ( magari entro fine settembre), sono altissime (grafico qui sopra)
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