Legnano – I Non Farm Payrolls ci hanno messo del loro anche lo scorso venerdì, portando sul mercato una fortissima volatilità ed alcune reazioni del mercato che potranno essere interpretate in maniera più corretta nei prossimi giorni, quando vedremo l’assestamento di diversi strumenti finanziari, il che potrà chiarire le idee.
Noi una spiegazione di quella che è accaduto/sta succedendo vogliamo provare a darla, anche perché se vi ricordate qualche sentore di quello che tra poco andremo a raccontare, l’avevamo già avuto.
Bene, i dati sulla disoccupazione americana hanno mostrato un netto peggioramento. La variazione delle nuove buste paga nel settore non agricolo ha mostrato un timido +69K, contro attese degli analisti che si attestavano intorno a 150k unità ed un dato precedente che ha visto una rivisitazione notevolmente a ribasso, passando da 115k a 77k.
In tutto questo, il tasso di disoccupazione è tornato a salire e si è attestato a 8.2%, contro il precedente e le attese di 8.1%. La reazione di fronte a questa pubblicazione ha portato a una notevole volatilità che ha avuto come risultato finale quello di vedere le borse in territorio ampiamente negativo a fronte dell’acquisto di lidi rifugio, che però questa volta non sono stati rappresentati meramente dal dollaro americano ma hanno annoverato al loro interno anche l’oro, che ha mostrato una reazione notevole passando da 1,550.00 dollari a 1,600.00 nel giro di un paio d’ore, per poi salire ulteriormente di altri 25 dollari ed allontanandosi così in maniera definitiva da quel supporto di lungo periodo posto in area 1,525.00.
In questo scenario l’oro è dunque andato a de correlarsi in maniera netta rispetto alle situazioni di avversione al rischio (che per esempio hanno visto il petrolio venduto in maniera pesante) ed è tornato a rivestire i panni di quel bene rifugio da comprare nei momenti di panico assoluto.
Questa settimana sarà molto importante anche dal punto di vista degli appuntamenti con le banche centrali, in quanto si riuniranno quella canadese, europea ed inglese (è possibile registrarsi qui per seguire questi appuntamenti in diretta con i nostri analisti).
EurUsd
I dati di venerdì hanno portato una ulteriore dose di volatilità conducendo ad un momento favorevole alla moneta unica. Per il momento però non sembra il caso di cambiare le visione ribassista (anche se su grafico giornaliero si è creata una divergenza rialzista sullo stocastico, per lo meno da considerare) che sta perdurando almeno da inizio maggio. Un livello tecnico importante è rappresentato da 1.25, indicato dalla media mobile a 200 periodi su grafico orario nonché livello di minimo precedente, e livello di resistenza odierna.
UsdJpy
Il cambio UsdJpy rimane fedelmente all’interno del canale ribassista, avvicinandosi anzi alla parte bassa (livello coincidente con 77.40 per le prossime ore). La svolta a rialzo per il dollaro si potrà verificare esclusivamente al di sopra di 79.50 circa (dove transita la parte superiore del canale di regressione negativo).
EurJpy
Anche il cambio EurJpy continua il precorso a ribasso, seppur venerdì sia stato visto un momento di correzione. Nel breve, un grafico orario, indica una possibilità dei prezzi a giungere sino a 97.40 senza per questo andare c ambiare il sentiment negativo.
GbpUsd
Tentativo di ripresa visibile anche sul cambio GbpUsd (cable) che però si trova a grande distanza dal livello di svolta “storica” posto a 1.56 figura. La media EMA 21 su grafico H4 sembra fornire un livello interessante di resistenza giornaliero, posto a 1.5435 (nell’ultimo mese questo livello è sempre stato molto considerato).
AudUsd
Il percorso ribassista prosegue anche per il cambio AudUsd. Un grafico giornaliero forse restituisce il livello più interessante: 0.9660, passato è vero già venerdì e nella notte ma oltre il quale non abbiamo mai avuto una chiusura da parte di una candela giornaliera. Ricordiamo come questo livello sia un riferimento di novembre scorso e pensiamo che al di sotto si possa creare volatilità a sufficienza per portare i prezzi sino a 0.9390.
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