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Azionario Asia su: ottimismo misure anti-crisi per l’Europa

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Bangkok – Listini asiatici in leggero rialzo, recuperano parte del terreno perso dopo queste settimane di sell, che hanno portato i vari indici dell’area sui minimi del 2012. Ancora nessuna novità concreta per risolvere la crisi in corso nell’Eurozona, ma gli operatori sono convinti che questa possa essere la volta buona per interventi congiunti a livello nazionale e internazionale. Euro a $1,2512.

Come segnale dell’aggravarsi della crisi nei 17 paesi membri dell’euro, i ministri delle Finanze del G7 in giornata prenderanno parte a una conference telefonica per discutere sui metodi per uscire dal periodo buio.

Particolarità: nella giornata di ieri, il 23esimo anniversario delle proteste in Piazza Tiananmen, l’indice Shanghai Composite della Cina ha perso -64,89 punti, esattamente ricalcando la data della rivoluzione, il giugno (6) giorno 4 del (19)89.

In rialzo l’indice Nikkei di Tokyo, riesce così a interrompere la scia negativa di quattro giorni, con gli investitori che riducono le puntate orso. Il Topix si riprende circa l’1% e torna sopra quota 700, dopo che nella giornata di ieri era arrivato a toccare i minimi da ben 28 anni.

Tra i principali, il migliore listino dell’area in giornata è l’Asx200 dell’Australia, a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia (RBA) di tagliare il costo del denaro di 25 punti base, al 3,5%, a causa del rallentamento della crescita economica interna e delle maggiori incertezze sull’outlook globale.

Apprezzamento per il dollaro australiano, visto che gran parte degli operatori si attendeva e aveva prezzato un taglio del costo del denaro più forte, di 50 punti base. Le aspettative vengono dunque riallineate e l’aussie recupera parte del terreno perso, ma resta comunque sotto la parità contro il dollaro americano.

Buon rialzo anche per l’indice Taiex di Taiwan, a seguito della notizia riportata dal Commercial Times, secondo cui alcuni fondi controllati dal governo avrebbero acquistato nell’azionario per supportare il prezzo dei titoli. Il listino dunque beneficia di ulteriori misure attese dal governo.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+1,52%). Nikkei (+1,04%), Seul (+1,05%), Sydney (+1,37%), Hong Kong (+0,94%), Shanghai (+0,20%), Singapore (+0,88%).

Commodities: Wti ($84,75, +0,92%), Brent ($99,41, +0,57%), oro ($1.618,30, +0,27%), argento ($28,235, +0,81%), rame ($3,338, +0,94%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2512 (+0,14%), contro lo yen giapponese a ¥98,16 (+0,31%), contro il franco svizzero a CHF 1,2009 (+0,02%), contro la sterlina a GBP 0,8126 (+0,07%). Dollaro/yen a ¥78,46 (+0,17%).

Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 6,75 punti (+0,53%) a 1.279,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,552%, in rialzo di 3 punti base.

“Probabilmente assisteremo a un forte intervento da parte delle autorità decisionali in vari paesi”, ha detto a Bloomberg Angus Gluskie, managing director di White Funds Management a Sydney. “Sembra proprio che si stiano delineando delle interessanti opportunità d’acquisto”.