New York – I governi di tutto il mondo devono accettare il fatto che la gente debba lavorare piu’ a lungo e vada in pensione molto piu’ tardi, anche solo per via dell’aumentare delle aspettative di vita. Piu’ difficile sara’ invece convincere i sindacati.
La provocazione e’ dell’amministratore delegato di American International Group, compagnia assicurativa salvata dal governo statunitense, secondo cui la crisi del debito europea e’ la dimostrazione del fatto che “l’eta’ di pensionamento deve essere innalzata a 70, 80 anni”.
Cosi’ ha detto Robert Benmosche, che ha compiuto 68 anni la scorsa settimana, ai microfoni di Bloomberg, parlando dalla sua villa con vista sul mare a Dubrovnik, in Croazia. “Una tale misura renderebbe pensioni e servizi sanitari piu’ abbordabili. Se faranno lavorare la gente piu’ a lungo, toglieranno un peso importante dalle spalle dei piu’ giovani”.
La crisi, entrata nel suo terzo anno di vita, minaccia di disintegrare l’unione monetaria del blocco europeo a 17. La Grecia rischia di uscire dall’area euro e la Spagna fa fatica a finaziarsi sui mercati, con i tassi di interesse sui bonos che salgono avvicinandosi pericolosamente alla soglia di non ritorno del 7%, che ha voluto dire aiuti esterni per Portogallo, Grecia e Irlanda. Il tutto mentre il suo sistema bancario si sta sfaldando.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel continua a opporsi all’idea di condivedere il fardello del debito tra gli stati membri dell’area euro, mentre il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha criticato i leader europei per non aver fatto abbastanza per arginare la crisi.
Secondo Benmosche l’Europa deve evitare a tutti i costi che Atene ritorni alla dracma, perche’ “sarebbe il disastro”. Prima di essere salvata con i soldi dei contribuenti quando era sull’orlo del baratro all’apice della crisi subprime, AIG era il maggiore gruppo al mondo nel campo dell’assicurazione.