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Asia: si affaccia qualche buy

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Bangkok – Listini asiatici in leggero rialzo, grazie alla buona chiusura registrata da Wall Street. Ma il sentiment degli investitori rimane altamente vulnerabile ad ogni notizia negativa in arrivo dall’Eurozona, con la crisi del debito che continua a minare la fiducia su asset rischiosi e continua a spingere in rialzo i rendimenti dei bond spagnoli, sui massimi record. Euro a $1,2507.

I bond della Spagna a 10 anni raggiungono infatti rendimenti del 6,83%, i valori piĂą alti dal 1997.

Negli Usa si torna a parlare della possibilità di un intervento monetario di stimolo da parte della Federal Reserve, per sostenere la ripresa dell’economia statunitense. Il Presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, ha infatti confermato il suo supporto a ogni decisione per migliorare il livello dell’occupazione americana.

La prossima settimana si riunisce il Federal Open Market Committee, il due giorni del comitato di politica monetaria della Fed.

In Europa, tra gli appuntamenti più importanti e attesi dagli investitori, i risultati delle elezioni in Grecia del 17 giugno. Qui si deciderà il futuro di Atene, se la spunteranno i partiti pro-euro o quelli contrari alle varie misure di austerità imposte dalla comunità internazionale. Il ripudio di tali condizioni dovrebbe bloccare nuovi aiuti finanziari, portare al default e all’uscita del paese dall’euro.

Parlando prima del summit G20 del 18-19 giugno in Messico, il Presidente messicano Felipe Calderon ha ricordato che le potenze europee devono finalizzare al piĂą presto il piano in sostegno delle banche spagnole, e ha aggiunto di attendersi sviluppi importanti riguardo altre misure per risolvere la crisi, che si protrae ormai da oltre due anni e mezzo.

Al momento l’indice MSCI Asia Pacific Index si trova in territorio positivo, dopo aver deviato nel corso della mattinata tra +0,4% e -0,2%. Il listino è ora -12% circa dai massimi raggiunti lo scorso 29 febbraio. La crisi in Europa e il rallentamento economico globale hanno spinto l’indice dei paesi emergenti dell’Asia in ribasso prima di Wall Street, che ha toccato i massimi 2012 il 2 aprile.

Nikkei della Borsa di Tokyo in rialzo grazie ai dati sugli ordinativi di macchinari, in aumento oltre le attese degli analisti. Il Topix si allontana con decisione dai minimi da 28 anni toccati di recente.

Indice Asx200 dell’Australia in leggero ribasso, con il dato sulla fiducia dei consumatori stagnante, sui minimi da un anno, con le famiglie che continuano a pesare i timori sul rallentamento economico globale e il suo impatto per l’economia australiana.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+0,34%). Nikkei (+0,60%), Seul (+0,25%), Sydney (-0,27%), Hong Kong (+0,34%), Shanghai (+0,90%), Singapore (-0,46%).

Commodities: Wti ($83,03, -0,35%), Brent ($97,18, +0,04%), oro ($1.610,30, -0,22%), argento ($28,825, -0,43%), rame ($3,3485, +0,39%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2507 (+0,02%), contro lo yen giapponese a ÂĄ99,60 (+0,13%), contro il franco svizzero a CHF 1,2009 (-0,01%), contro la sterlina a GBP 0,8037 (+0,10%). Dollaro/yen a ÂĄ79,64 (+0,13%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 2,50 punti (-0,19%) a 1.317,50. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,654%, in calo di 1 punto base.

“Gli investitori rimangono calmi in attesa dei risultati delle elezioni in Grecia, e il tutto porta a delle fluttuazioni nel mercato”, ha detto a Bloomberg Naoki Fujiwara, gestore per Shinkin Asset Management a Tokyo. “Se guardiamo alle valutazioni dei titoli, si vede come siano economici, ma questo non è abbastanza per ridare agli investitori la spinta per tornare su asset rischiosi”.