Società

Basilea III rischia di danneggiare i paesi in via di sviluppo

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New York – Le norme di Basilea III per il controllo dei requisiti di capitale delle banche saranno molto difficili da implementare nelle economie emergenti e rischiano di danneggiarne la crescita.

Lo dice una taskforce internazionale di banchieri e imprenditori degli stati emergenti.

Le regole, che entreranno in vigore in gennaio, impongono a banche di Usa ed Europa livelli di liquidita’ e capitale tali da poter superare indenni una pesante crisi. L’implementazione sara’ piu’ difficile da applicare nelle economie in via di sviluppo, stando a un report che verra’ pubblicato domenica dall’associazione aziendale B20, consulente del G-20.

Peter Sands, chief executive di Standard Chartered e conpresidente della taskforce, ha riferito al Financial Times che nelle economie in via di sviluppo le norme ridurrebbero l’offerta di credito, aumentandone il costo.

“L’ossatura delle riforme – ha precisato Sands – e’ stata studiata per dire a Usa ed Europa quello devono fare. Le conseguenze non intenzionali possono essere pericolose” per quella parte del mondo dove il sistema finanziario e’ meno sviluppato.