Bangkok – Borse asiatiche in ribasso. Dopo l’entusiasmo di ieri per i listini dell’area, scatenato dai risultati delle elezioni in Grecia. I problemi reali dell’Eurozona tornano a minare il sentiment degli investitori. Euro a $1,2606.
A preoccupare, in modo particolare, il forte rialzo dei rendimenti dei bond spagnoli, ieri cresciuti sui massimi dall’ingresso nell’Eurozona, oltre il 7%. Timori sulla situazione del settore bancario.
In giornata avra’ inizio il primo dei due giorni del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, il Federal Open Market Committee. Gli operatori sperano in nuove misure monetarie a supporto della ripresa degli Stati Uniti, dopo che gli ultimi dati macro hanno spinto verso questa direzione.
Gli analisti di Goldman Sachs puntano su nuovi stimoli in arrivo, ma in generale le opinioni dei primary dealers sono divise tra chi si aspetta misure monetarie aggiuntive dall’istituto Usa e chi invece crede che ancora non verrà fatto niente e non verra’ annunciata alcuna novita’ nella giornata di domani.
Attesi inoltre gli esiti del summit G20, in questi giorni in Messico, dove i potenti discuteranno, tra l’altro, sulla crisi finanziaria in corso in Europa e su come stabilizzare le banche dell’Area.
Il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero annuncia che durante la riunione in settimana, tra i ministri delle Finanze Ue, l’Italia chiederà l’introduzione di un meccanismo semi-automatico che veda protagonisti Bce o il fondo permanente di salvataggio ESM, nel tentativo di ridurre lo spread con i bond tedeschi.
Euro intorno a $1,26, frena i cali ma rimane comunque distante dai $1,2748 toccati nella giornata di ieri nelle contrattazioni asiatiche, a seguito dei risultati delle elezioni in Grecia.
Da segnalare il rialzo dell’indice Straits Times di Singapore, in controtendenza rispetto agli altri principali listini asiatici.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-0,28%). Nikkei (-0,75%), Seul (0%), Sydney (-0,40%), Hong Kong (-0,35%), Shanghai (-0,50%), Singapore (+0,56%).
Commodities: Wti ($83,00, -0,32%), Brent ($95,90, -0,16%), oro ($1.630,30, +0,20%), argento ($28,745, +0,26%), rame ($3,4005, +0,15%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2606 (+0,25%), contro lo yen giapponese a ¥99,58 (+0,10%), contro il franco svizzero a CHF 1,2010 (-0,02%), contro la sterlina a GBP 0,8036 (+0,10%). Dollaro/yen a ¥78,99 (-0,13%).
Futures sull’indice S&P500 in calo di 1,25 punti (-0,09%) a 1.339,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,570%, in calo di 1 punto base.
“Sembra che la situazione in Europa stia peggiorando, piuttosto che migliorare”, ha detto a Bloomberg Tim Riordan, a Sydney per l’hedge fund Parker Asset Management. “L’attenzione ora si concentra sulla Spagna, e con i rendimenti verso il 7%, questo è stato sicuramente un punto di svolta in passato. Siamo all’inizio di una spirale negativa e questo ci porta ad operare con cautela”.