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Catena di arredamento: se compri un mobile, ti scontiamo l’Imu

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Pisa – «Monti porta l’Iva al 21%? Noi vi vendiamo i nostri mobili senza Iva». «Il Governo introduce la tassa sulla casa? Se ci portate la documentazione del pagamento, vi scontiamo la somma che dovete allo Stato per l’Imu dai vostri acquisti nei nostri punti vendita».

Due pubblicità sui generis effettuate nei mesi scorsi da “Che meraviglia”, l’outlet dell’arredamento che ha sette grandi magazzini in Toscana. E che sceglie di sfruttare l’attualità politica e fiscale per fare propaganda e sconti. «Una promozione deve toccare le corde giuste di chi l’ascolta», spiega Roberto Brembilla, fondatore della catena legata dell’arredamento. E l’ultima in ordine di tempo, appunto, è la curiosa campagna-Imu.

Un colpo al cuore e uno al portafogli. Il 55enne bergamasco trasferitosi in Toscana diciotto anni fa per dare una svolta alla sua vita, spiega: «Nel caso dell’Iva ci siamo prima confrontati con la guardia di finanza. Mica volevamo lanciare messaggi fuorvianti. Rimborsare il 21% significa applicare sconti del 18,50 per cento. Ma tirando in ballo ciò che alla gente sta più a cuore in quel determinato momento colpiamo nel segno».

C’è crisi, anche nel mobile; ma qui gli affari sembrano discreti. “Che meraviglia” che conta dieci milioni di fatturato per sette negozi e 65 addetti. Il primo punto vendita aperto a Cecina nel 1996, poi Calenzano nel 2000, Altopascio nel 2002, Pisa nel 2003 e, dopo cinque anni quello di Grosseto. «Negli ultimi due anni l’andamento positivo è stato frenato dalla crisi – aggiunge Brembilla – ma non abbiamo effettuato tagli sul personale. E di questi tempi penso sia un gran successo».

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