Roma – Prima le farmacie, poi tribunali e gli ospedali. La spending review si e’ abbattuta sui sistemi giustizia, sanita’. L’ultima in ordine di tempo a protestare per i tagli alla spesa pubblica e’ l’Istat.
Da gennaio l’agenzia non potrà più produrre fondamentali dati macro se il governo non ritirerà i tagli decisi per l’Istituto nazionale di statistica nell’ambito della revisione della spesa pubblica, secondo il presidente Enrico Giovannini.
“Dal prossimo primo gennaio non effettueremo più statistiche…Non daremo più dati su inflazione, contabilità, condizione di vita delle famiglie, forza lavoro”, ha detto l’ex responsabile statistiche dell’Ocse in un’intervista a La Repubblica.
“Il taglio ai finanziamenti mette l’Istat realmente a rischio…Non penso che il governo e il Parlamento vogliano arrivare a tanto…L’ora delle scelte è da qui a ottobre, quando si farà la Finanziaria”.