Milano – L’Italia ha superato con la sufficienza piena l’esame del mercato, dopo l’asta di titoli di stato a lungo e medio termine e dopo il declassamento di Moody’s, che per buona parte della seduta pareva rivelarsi un ostacolo troppo grande da sormontare. L’euro e’ risalito dai minimi di oltre due anni contro il dollaro. A favorire moneta unica, titoli azionari e altre classi di asset rischiose sono le speculazioni circa un pronto intervento delle banche centrali per rilanciare la crescita. Si irripidisce la curva dei rendimenti dei Btp. Spread del debito Germania Italia in area 475. Il settore bancario vira in positivo nel pomeriggio: in un’ora e mezzo e’ passato dai minimi ai massimi di seduta. In Europa hanno chiuso in progresso tutti i comparti.
I risultati contrastati dell’asta del Tesoro hanno provocato forti oscillazioni sul Ftse Mib, che ha tentato piu’ volte il recupero, riuscendoci solo alla fine di giornata, grazie alla speranza di nuove azioni straordinarie sul fronte della politica monetaria. Non sarebbe la prima volta che Fed, Bce, Banca d’Inghilterra o l’istituto centrale cinese corrono in soccorso di economia e mercati. L’Ftse Mib ha guadagnato +0,96% a 13.714,68 punti. Positive anche le altre piazze finanziarie: Londra +0,98%, Francoforte +1,95%, Parigi +1,31%, Madrid +0,29%, Zurigo +0,59%, il paniere di riferimento europeo Eurostoxx 50 +1,22%.
Su mercato domestico pesa la decisione dell’agenzia di rating di rivedere al ribasso di due gradini il giudizio dell’Italia, con un outlook che resta “negativo. Moody’s ha di fatto annunciato la decisione di tagliare il rating sul debito di due gradini, da A3 a Baa2, a due livelli appena al di sopra dal giudizio junk. Non manca nella decisione una motivazione relativa al “clima politico che, con l’avvicinarsi del voto della prossima primavera è fonte di un aumento dei rischi”.
La decisione di Moody’s, il cui tempismo e’ stato messo in discussione dall’Unione Europea secondo la quale la situazione italiana non si sta deteriorando, rendera’ piu’ difficile il lavoro di convincimento che spetta al premier Monti, giunto nelle montagne della Sun Valley, in Idaho, per attirare investimenti. Alla riunione informale organizzata con cadenza annuale da Allen & Co. partecipano i massimi dirigenti al mondo di hi-tech e nuovi media.
Successivamente al declassamento, Peter Bofinger, consigliere economico di Angela Merkel, ha dichiarato in un’intervista che Monti fa bene a battersi per uno scudo anti spread perché i fondamentali del Paese non giustificano gli attuali livelli dei tassi: se si considera l’avanzo strutturale, l’Italia è più solida perfino della Germania.
Tuttavia, “i rischi che gravano sull’attuazione delle riforme restano considerevoli”. Per non parlare del peggioramento dell’economia: l’Italia è in recessione e “aumenta il peso dell’austerity e delle riforme sulla popolazione italiana”. L’outlook è inoltre negativo. L’agenzia di rating ha ricordato che il paese fa fronte a un aumento dei suoi problemi di finanziamento, se si considera il suo fabbisogno di ricorrere ai prestiti, che per il 2012 e il 2013 ammonta a 415 miliardi di euro; pesa inoltre anche il calo di interesse da parte degli investitori esteri.
In generale, i trader tentano di digerire l’altra delle due principali notizie arrivate in giornata, che si confemano market mover dell’azionario globale: il rallentamento della crescita economica del Pil cinese.
Il prodotto interno lordo è cresciuto nel secondo trimestre +7,6% su base annua, lievemente al di sotto del +7,7% atteso dal consensus. Detto questo, l’azionario asiatico ha segnato una performance complessivamente al rialzo, in quanto secondo gli economisti, a questo punto i trader starebbero scommettendo sull’arrivo di nuove manovre di politica monetaria espansiva.
E’ un mercato del tutto particolare, quello di questi giorni, in cui le cattive notizie arrivate dal fronte macro possono alimentare i buy proprio perchè interpretate come presupposto per l’adozione di ulteriori misure di quantitative easing.
“Il mercato sa che la Cina sta rallentando il passo e a questo punto prevediamo l’arrivo di manovre di quantitative easing – ha detto in una intervista rilasciata a Bloomberg Daphne Roth, responsabile della divisione di ricerca sull’azionario presso ABN Amro Private Banking, con sede a Singapore – Pechino continuerà a tagliare i tassi”.
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ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Banche in ripresa, risalite dai minimi di giornata, sono passate in rialzo nel giro di un’ora e mezzo. Ancora in rosso Unicredit (-0,37%). Tra i titoli negativi, anche Exor, Fiat, Enel Green Power, Pirelli. Molto bene invece Diasroin, Telecom Italia, Ferragamo, Impregilo e Prysmian.
BTP – La bocciatura di Moody’s ha ovviamente immediate ripercussioni sulla performance del mercato dei titoli di stato italiani. Miglioramento in seguito ai risultati contrastati dell’asta, che sul tre anni hanno visto un calo dei tassi ai minimi di maggio: lo spread Italia-Germania a 10 anni avanza +2,48% a 475,52 punti base. I tassi a due anni scendono al 3,6% (-20 punti base), quello a dieci anni sale al 6,033% (+12 punti base). Tassi spagnoli a 10 anni +0,45% al 6,66%. Acquisti sui Bund, con i rendimenti che proseguono il trend discendente, attetandosi all’1,22%. Il decennale francese, intanto, e’ sceso ai minimi di sempre: ormai il credito di Parigi viene ritenuto tra i piu’ sicuri dell’area euro.
VALUTARIO – L’euro piatto sul dollaro con +0,06% a $1,2203, viaggia sempre ai minimi degli ultimi due anni. Dollaro/yen -0,05% a JPY 79,24. Euro/yen invariato a JPY 96,69. Il tasso di cambio tra euro e sterlina e’ sceso ai minimi da ottobre 2008, a quota 0,7862.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio +0,73% a $86,71 al barile, mentre quotazioni oro +0,91% a $1.579,60.
HIGHLIGHT DI GIORNATA
Dopo asta Italia corsa agli asset rifugio: il rendimento del due anni olandese scende sotto lo zero per la prima volta dalla nascita dell’euro.
– Asta Italia: tasso a tre anni in calo, cresce la domanda.
– L’Italia lascera’ l’euro prima della Grecia.
– Irlanda ottiene l’approvazione della Troika, rispetta i target attesi.
– Buffett: economia in frenata, ma immobiliare migliorera’ ancora.
– Krugman: i due scenari per l’Euro, entrambi impossibili.
– Euro: downgrade Italia appesantisce il movimento ribassista in atto.
– Il mercato “paradiso” per gli investitori esiste.
– Libor: stimati in $22 mld i costi per le banche coinvolte nello scandalo.
– Crisi/ Spread Bund-Btp in rialzo a quota 475 punti base.
– Moody’s taglia rating Italia da A3 a Baa2.
– Euro in leggero rialzo sul dollaro, alle 8.20 italiane a $1,2198 (+0,02%).
– Petrolio: in lieve calo a 85,94 dollari al barile.
– Oro: in lieve calo a 1.570,7 dollari l’oncia.
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude con +4,11 punti (+0,05%) a 8.724,12 punti.
– Azionario Asia su, nonostante Pil Cina e downgrade Italia.
– Cina: crescita economica in calo, sui minimi da 3 anni.
– Hacker all’attacco di Yahoo, rubate 400.000 password .
– Wall Street: ancora giu’, colpita dalla debolezza dei titoli hi-tech.
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