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Bersani molto preoccupato dopo aver visto Monti: stato di allerta

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Roma – “Abbiamo riflettuto assieme su una situazione generale molto molto preoccupante, c’è l’esigenza di dare seguito alle decisioni del vertice europeo e la necessità di uno stato di allerta da parte di tutte le istituzioni”. Così Pier Luigi Bersani al termine dell’incontro con il premier Mario Monti. Un colloquio tra il segretario del Pd e il presidente del Consiglio durato circa un’ora.

“C’è l’esigenza che si dia seguito alle decisioni del vertice europeo e che ci sia uno stato d’allerta di tutte le istituzioni – sottolinea Bersani – A cominciare dalla Banca centrale europea perché possiamo essere in una situazione veramente molto seria”.

A complicare il quadro, oltre alle pressioni che arrivano dai mercati, c’è naturalmente la fase di difficoltà interne e in particolare i ritardi nella riforma elettorale e il clima di contrapposizione interno alla maggioranza. “Vorrei richiamare tutti al senso di responsabilità – dice il laeder democratico – non so se non c’è più una maggioranza o ne abbiamo addirittura due. Se vediamo, come ieri, riproporsi la vecchia maggioranza, questo non è certo salutare né per stabilità né per il governo né per nessuno”. Bersani definisce quindi “vergognosa” l’approvazione da parte di Pdl e Lega del semipresidenzialismo.

Banco di prova sarà la nuova legge elettorale. “Non intendiamo essere portati a
spasso”, mette in chiaro il segretario del Pd. “Abbiamo presentato proposte, siamo flessibili e pronti a stringere, ma non accetteremo che la prossima settimana il Senato vada in vacanza, si deve discutere di legge elettorale”. “Arriveremo presto a un punto di chiarimento”, aggiunge. Sullo sfondo continua a rimanere comunque l’ipotesi di elezioni anticipate. “A settembre-ottobre vediamo com’è, non sappiamo come passiamo agosto. Il dibattito su voto anticipato è stravagante – taglia corto Bersani – Diamoci una legge elettorale per permettere all’Italia di decidere, degli strumenti per governare il Paese e poi si vede”.

Ma se i rapporti con il Pdl si vanno facendo sempre più tesi, motivi di attrito non mancano neppure con il governo. Riferendo dell’incontro con Monti, Bersani precisa che “abbiamo parlato in particolare della ‘spending review’, ho fatto presente che ci sono cose che sosteniamo e vogliamo rafforzare e cose che vanno corrette”. “Contiamo in questi giorni – prosegue – che su un paio di punti ci sia una riflessione molto attenta, innanzitutto sul tema degli enti locali e sui risparmi della sanità. Così non va bene. Risparmiare si può, ma non così, non in questo modo. Tenendo i saldi, perché non siamo agit prop, siamo un partito di governo”.

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