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Buy sulla Borsa di Milano, si brinda all’ok della Germania

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Milano – Borsa Milano chiude in forte rialzo nei pressi dei massimi della seduta. L’indice Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del +2,80% a 13.978 punti. Market mover il comunicato diramato dal vice portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha di fatto confermato il sì della Germania all’acquisto dei titoli di stato dei paesi più deboli da parte della Bce.

L’indice di riferimento Stoxx Europe 600 ha cosi’ testato il massimo dallo scorso 4 aprile, dunque degli ultimi quattro mesi, dopo aver riportato guadagni per otto settimane consecutive. L’indice ha fatto +4,7% in tre giorni, al ritmo superiore in un mese. Altri listini europei nella sessione odierna: Londra +1,33%, Francoforte +1,47%, indice Eurostoxx 50 +1,76%.

I Cds (credit default swap, contratti per assicurarsi contro il rischio default) relativi ai titoli di stato e bond corporate europei sono in flessione per il quarto giorno consecutivo: il Markit iTraxx Crossover Index degli swap relativi alle 50 società europee che hanno i maggiori rating “junk” cala a 628 punti base, al minimo dal 3 aprile, mentre il Markit iTraxx SovX Western Europe Index, che è legato ai debiti di 15 paesi dell’Europa occidentale, scende al minimo dal 13 marzo.

La settimana è iniziata in generale con le forti speranze, da parte degli investitori, che sia la Bce sia la Fed lanceranno finalmente le tanto attese misure volte a stimolare l’economia, rispettivamente europea ed Usa.

Le parole pronunciate la scorsa settimana dal numero uno della Bce Mario Draghi – che ha rassicurato i mercati sul fatto che la Bce farà di tutto per arginare la crisi e garantire la sopravvivenza dell’euro – hanno dato il via alle scommesse dei mercati, che ora credono fermamente che l’istituto di Francoforte agirà con decisione per evitare il crack dell’Eurozona: in particolare, gli operatori scommettono soprattutto sul ripristino del programma, da parte dell’istituto di Francoforte, dell’acquisto dei titoli di debito dei paesi periferici.

Una speculazione, questa, avallata anche dalle successive rassicurazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, che poi sono state confermate apparentemente in toto dal suo portavoce, qualche ora fa. “Il governo tedesco ha piena fiducia nell’indipendenza della Bce. La Banca centrale sta facendo il suo dovere”, ha affermato Georg Streiter, vice portavoce di Merkel.

“E’ sempre più probabile che la Fed e la Bce adottino ulteriori misure di quantitative easing entro il mese di settembre”, commenta, in un’intervista rilasciata a Bloomberg, Masamichi Adachi, economista senior presso JP Morgan Securities a Tokyo.

Goldman Sachs poi va oltre e stima che la Bce potrebbe decidere di conferire alle singole Banche centrali nazionali il potere di acquistare gli asset del settore privato.

Nel fine settimana, il numero uno dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha sottolineato che l’Eurozona è a un punto cruciale, e che non c’è tempo da perdere, a causa del balzo dei tassi spagnoli. “Non ho nessun dubbio sul fatto che renderemo operativi gli accordi decisi nel corso dell’ultimo summit. (quando venne approvato lo scudo anti-spread). Dobbiamo decidere ancora cosa faremo e quando. E questo dipende dagli sviluppi dei prossimi giorni”.

In calendario oggi la visita del segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner a Berlino e Francoforte: Geithner incontrerĂ  sia il ministro delle finanze tedesco che il numero uno della Bce, Mario Draghi. Tuttavia un funzionario del Tesoro Usa ha affermato che non ci sarĂ  alcun grande annuncio dagli incontri.

Arriva intanto il commento di buon auspicio del professore Nouriel Roubini, che afferma che forse è stata “evitata la tempesta perfetta”. “Lo scenario della tempesta perfetta su scala globale non e’ piu’ l’ipotesi di base. Si prevedeva la crisi irrimediabile dell’eurozona, la recessione americana, l’hard landing cinese, lo stallo dei paesi in via di sviluppo, un’impennata dei prezzi del petrolio. Tutti elementi ancora sospesi, ma con un cambiamento importante: il tracollo dell’eurozona forse sara’ evitato. Pero’ serve tempo: non solo il 2012 ma tutto il 2013 saranno anni duri su scala globale, anche se la piu’ drammatica di queste crisi, quella europea, non e’ piu’ una certezza negativa”.

Detto questo, l’agenzia di rating Moody’s afferma che, per quanto cruciale, il sostegno della Bce non basterà a risolvere i problemi dell’Eurozona. E Morgan Stanley rivede al ribasso le stime sul Pil dell’Italia nel 2012 (che passano a -2,5%), ma anche dell’intera Eurozona. Verso la fine della sessione è arrivata poi la nota dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, che ha anch’essa tagliato l’outlook sul Pil Italia a -2,1% nel 2012.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – In forte rialzo le banche: Intesa +6,31%, MPS +6,32%, Banca Popolare di Milano +5,71%, Mediolanum +7,69%. Molto bene anche A2A e Mediaset. Sottotono Saipem -1,67%.

BTP – Lo scorso venerdì lo Spread Italia-Germania a 10 anni ha chiuso in calo di -3,54% a 453 punti base. Oggi il differenziale tra i tassi, dopo aver perso terreno nelle prime ore della seduta, e’ salito del +2% a 462,42 punti base. Tasso BTP a 10 anni in rialzo moderato, si attesta al 5,983%%. Tasso spagnolo a 10 anni -2,05% al 6,60%. Acquisti sui Bund, tasso -0,93% all’1,38%.

VALUTARIO – L’euro in calo -0,69% a $1,2248; dollaro/yen -0,25% a $78,23. Euro/yen -0,83% a JPY 95,83.

MATERIE PRIME – I futures sul petrolio -0,23% a $89,92 al barile. Oro +0,02% a $1.623 l’oncia.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

– Crisi: S&P rivede al ribasso stime, pil Italia -2,1% nel 2012 e -0,4% in 2013.

– Parla il guru leggendario di Wall Street: l’asset migliore da shortare.

– Gli investitori europei sono ottimisti. I loro consigli.

– Berlino: sì all’acquisto Bce di bond paesi deboli.

– Draghi vede Geithner: grandi manovre, decisive per l’euro.

– Olimpiadi: il boomerang economico.

– Stampa tedesca: caro Draghi, non fare Superman.

– Spending review: al via esame in aula Senato, attesa fiducia.

– Snam: Malacarne, 2012 In Linea Con Previsioni, In Autunno Nuovi Bond.

– Eurozona: fiducia nell’economia ai minimi di 3 anni.

– Asta Italia: tassi a 5 anni in calo, a 10 anni sotto il 6%.

– Morgan Stanley taglia stime Italia: -2,5% in 2012.

– Industria: Csc, a luglio produzione – 0,4% su mese.

– Roubini: “Forse evitata la tempesta perfetta”.

– Moody’s: Bce non può risolvere la crisi dell’Eurozona.

– Imu, sulla seconda casa costi in aumento fino al 3.000%.

– Borsa Milano: accelera (Ftse Mib +2,5%) con banche e Fiat.

– Spagna: Si Aggrava Recessione. Pil 2* Trimestre -0,4%.

– Euro attraversa momenti di volatilita’, ma la strada non cambia.

– Cambi/ Euro apre in calo a quota 1,2290 sul dollaro.

– Air France-klm: Perdita 2* Trimestre Sale A 895 Mln.

– Cambi/ Euro apre in calo a quota 1,2290 sul dollaro.

– Euro perde terreno sul dollaro, alle 8.35 italiane a $1,2288 (+0,36%).

– Crisi: spread apre in calo intorno a 450 punti.

– Petrolio: in lieve ribasso a 90 dollari.

– Oro: in lieve calo in Asia a 1.618,60 dollari.

– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude con +68,80 punti (+0,80%) a 8.635,44 punti.

– Azionario Asia in rialzo: attesi interventi Bce e Fed.

– Appello di Tony Blair alla Germania: salvate l’euro.

– Lamborghini usate impolverate presso i rivenditori di Hong Kong.

– Juncker: leader Ue e Bce insieme per l’euro.

– Merkel e Monti costretti ancora al marketing per la “protezione euro”.

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