New York – Sara’ una presenza molto difficile da sostituire. Anche per un colosso bancario come Goldman Sachs. Il golden boy dell’istituto, David Vilniar, 57 anni, ha deciso di andare in pensione, anche se in realta’ e’ dal 2010 che cova l’idea di andarsene e lasciare la posizione di direttore finanziario.
Dopo 32 anni di carriera nell’istituto piu’ ricco e potente del mondo, Viniar entrera’ a far parte del CdA e sara’ rimpiazzato da Harvey Schwartz, il cui compito, a quanto pare, non sara’ dei piu’ facili.
Schwartz, condirettore della divisione di investimento nei titoli finanziari, sara’ ufficialmente promosso a fine gennaio 2013, secondo quanto riferito da Goldman in un comunicato.
Viniar, nato nel 1955, “ha contribuito in modo straordinario al successo di Goldman Sachs, aiutando a sviluppare molti dei nostri piu’ importanti processi di gestione del rischio e a gestire la crisi finanziaria”, si legge nella nota. Le dichiarazioni sono del Ceo Lloyd Blankfein.
Gli insider di Wall Street non sono rimasti sorpresi, dal momento che Viniar e’ dal 2010 che voleva rassegnare le dimissioni. Il golden boy della banca ha poi preferito rimanere perche’ era convinto che il suo pensionamento avrebbe potuto creare ulteriori problemi in un momento in cui Goldman era finita nel mirino degli inquirenti.
A New York Viniar e’ considerato come uno dei manager piu’ rispettati nel settore della gestione dei rischi e in Goldman e’ l’unico che con le sue competenze e abilita’ e’ in grado di eclissare Blankfein.
Tanto e’ vero che l’uscita di Viniar implica anche – stando a quanto confidato da una fonte al New York Post – che l’AD, ormai al timone da sei anni, non lascera’ l’incarico nel giro dei prossimi 12 mesi, perche’ il gruppo non ha intenzione di ritrovarsi senza i suoi due top manager nel giro di poco tempo.
Il compito di Harvey Schwartz, 48 anni, sara’ molto difficile, ma come consolazione potra’ sempre guardare il lato economico della vicenda. Gli spetteranno $1 milione 850 mila dollari di stipendio annuale.