È appena nata ma deve già cambiare nome ‘Indipendenti per l’Italia’, l’associazione di cui è animatore Ernesto Auci che si propone di favorire un Monti-bis. Perché il nome, in realtà, non era loro, ma preso in prestito dal movimento Indipendenti, costituito più di un anno fa dal giornalista Luca Ciarrocca, fondatore del sito di economia WallStreetItalia.com.
Inizialmente, Indipendenti e il gruppo di manager ed economisti che fa capo all’ex direttore del Sole 24 Ore (tra cui il direttore generale di Assonime, Stefano Micossi, e Paolo Mazzanti di Tm News) avevano trovato alcune affinità. Tanto che era allo studio una fusione, con ipotesi di gestione comune del sito www.indipendenti.in e accordo sul nome qualora l’operazione fosse andata in porto.
Una volta battezzata la propria iniziativa ‘Indipendenti per l’Italia’, però, Auci ha avviato contatti con Fermare il Declino di Oscar Giannino e soprattutto Italia Futura di Luca di Montezemolo, con cui preme per fondersi. Apriti cielo.
Al solo udire il nome dell’ex presidente Fiat, il comitato promotore di Indipendenti ha interrotto ogni rapporto col gruppo di Auci. Cui è arrivata una lettera di fuoco: «Queste alleanze sono riproposizioni interne alle caste che governano l’Italia, direttamente o indirettamente, da più di vent’anni. Un movimento politico nuovo che aspiri a catalizzare milioni di voti da parte di elettori moderati disgustati dalla solita vecchia politica non può riproporre le stesse facce di sempre».
E ancora: «La conseguenza diretta e immediata è che dovete trovarvi un altro nome, perché Indipendenti è protetto come marchio in tutte le sue accezioni e variazioni, compresa – nel caso specifico – Indipendenti per l’Italia. Inoltre sappiamo che la vostra associazione non è mai stata costituita formalmente».
[ARTICLEIMAGE] Milioni di voti è forse un tantino esagerato, ma va detto che Indipendenti, nome che secondo Renato Mannheimer intercetta bene l’attuale momento di antipolitica, conta quasi 10 mila simpatizzanti tra professionisti, esponenti delle associazioni, studenti, manager e operatori del turismo, oltre al bacino diretto di più di 450 mila visitatori unici al mese e 8 milioni di pagine viste portato in dote da Wall Street Italia. «Quella di Montezemolo, replica in sedicesimo di Silvio Berlusconi, è una lobby snob e classista, che il Paese reale non sa neanche cosa sia», insiste Ciarrocca.
Tutto sommato una carezza rispetto ai fulmini di Paolo Cirino Pomicino, che giorni fa, dopo aver fatto a pezzi «quel simpatico biondino che a 65 anni passati fa ancora il fuffi caprese», è passato a strigliare «il 66enne Auci, per una vita intera dipendente prima della real casa Agnelli, poi di Rizzoli e quindi della Confindustria». Chissà, forse ce ne sarebbe da dire anche sul 69enne Monti. Nel frattempo, ad Auci toccherà essere originale e trovarsi un nome suo. (riproduzione riservata)
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