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Borsa Milano: seduta campale: -3,3%. Forte rialzo spread (+7,1%)

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Milano – Progressiva accelerazione al ribasso sul finale la Borsa di Milano, dove gli indici hanno ceduto piu’ di tre punti percentuali, ai minimi di seduta. Non va meglio a Madrid, che ha lasciato sul campo circa il 4%. Molto negative le altre piazze europee. Il Ftse Mib ha fatto segnare -3,29% in area 15.400 punti. A nulla e’ servito l’esito positivo dell’ultima asta di titoli pubblici a sei mesi, se non a ridurre parzialmente i rialzi dello spread. E’ andata invece tecnicamente scoperta l’asta di Bund tedeschi a 10 anni.

Le banche hanno ceduto in media oltre il 3,5% dopo che i governi di Germania, Olanda e Finlandia hanno fatto sapere che il fondo salva stati non avra’ un effetto retroattivo sugli interventi negli asset dei paesi indebitati. E dopo che gli investitori hanno iniziato a realizzare che l’economia reale non va poi cosi’ bene, nonostante il piano di acquisto illimitato di bond dei paesi piu’ deboli annunciato a inizio settembre da Mario Draghi.

I desk finanziari sono caduti nel panico vendendo a piene mani i titoli azionari delle banche e i titoli pubblici spagnoli a 5 e 10 anni. A pesare oltre al comunicato dei tre paesi core dell’Eurozona sono state le previsioni sul Pil spagnolo, le prese di profitto e le indiscrezioni sul piano di salvataggio del paese.

La banca centrale iberica ha avvertito che la contrazione del paese sara’ pesante nel terzo trimestre. Domani il premier spagnolo Mariano Rajoy annuncera’ il piano di bilancio. “E’ partito male dopo il calo di Usa e Asia”, dice a Reuters un trader della borsa di Milano. “Sicuramente c’è attesa per quello che succederà domani in Spagna, c’è incertezza…”.

Al termine delle contrattazioni Francoforte fa -1,92%, Mosca -3%, Parigi perde il 2,44%, Londra e’ calata dell’1,55% e l’Eurostoxx 50 ha perso il 2,49%, in un mercato dove sono tornati a farsi vivi i timori di un impatto sull’economia reale della crisi finanziaria dell’area euro: ecco spiegate le vendite piu’ accentuate per le borse dei Paesi periferici.

“I mercati hanno invertito rotta”, ha spiegato a Bloomberg Andreas Utermann, global chief investment officer di Allianz Global Investors. “La gente deve fare i conti con la dura realta’ di un’economia macro che non va bene. Abbiamo avuto il QE3 e ora siamo tornati al mondo reale. Le misure di allentamento monetario non producono necessariamente crescita”.

Fa discutere il comunicato congiunto sulla ricapitalizzazione del fondo salva stati ESM pubblicato dai ministri di Germania, Finlandia, Olanda ieri. “L’ESM puo’ assumere responsabilita’ diretta dei problemi che si verificano, secondo il nuovo sistema di supervisione, ma gli asset dovrebbero essere sotto la responsabilita’ delle autorita’ nazionali”: e’ questo il secondo punto, quello piu’ ambiguo, delle quattro regole d’oro.

Come ha spiegato un alto funzionario di alto rango che ha partecipato ai colloqui tra i tre stati teutonici, quello che intendono dire i ministri con il comunicato e’ che la ricapitalizzazione dell’ESM non e’ retroattiva, ovvero non si occupera’ dei problemi passati riguardanti gli asset insolventi delle banche. Ovvero, gli investimenti diretti dell’ESM nelle casse delle banche bisognose di aiuto non saranno retroattivi.

Buona l’asta di Bot con scadenza marzo 2013: collocati tutti i 9 miliardi di euro previsti, con un tasso medio che e’ sceso ai minimi da marzo di quest’anno. Tecnicamente scoperta l’emissione di titoli decennali tedeschi: Berlino ha collocato 3,19 miliardi di euro di debito con scadenza 2022. Ma il target era stato fissato a 5 miliardi.

Pesano come macigni le parole pronunciate dal numero uno della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, che ha detto che il terzo round di acquisto di titoli di stato Usa, meglio noto come Quantitative Easing 3, potrebbe non essere sufficiente a rilanciare la ripresa e il mercato del lavoro.

Sul fronte europeo il mercato rimane in attesa di novita’ riguardanti la richiesta di aiuti della Spagna. In ambito macro, in Italia sono crollati del 3,2% i consumi. Non sono stati risparmiati nemmeno i super e iper mercati: nella grande distribuzione, registrati cali delle vendite anche del 2,1%.

BTP – In crescita sopra i 370 punti testati in avvio il differenziale tra il rendimento del debito italiano a 10 anni e l’omologo tedesco (che in chiusura fa segnare +7,12% a 374,82 punti base). Rendimento del BTP decennale in aumento del 2,3% al 5,20%. Secondo i dati forniti da Markit, il costo per assicurarsi per cinque anni contro un eventuale default del debito spagnolo e’ salito di 24 punti base (a 393 pb), in Italia di 23,1 (359 pb), di 9 punti base in Francia (120) e di 3,9 punti base in Germania (56).

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Ad appesantire l’indice sono stati sopratutto bancari, dopo i guadagni di ieri, con Intesa e Unicredit che hanno perso il 5% circa. Il settore fa -4% in Italia. Il comparto europeo perde piu’ del 3%. Fiat in ribasso del 4%, peggio dell’indice e dello Stoxx del settore. Banco Popolare ha ceduto il 5,95%, Ubi Banca -5,34%, Popolare Milano il 5,34% e Popolare Emilia il 5,15%. Uniche note positive di una seduta che non ha risparmiato alcun settore, Salvatore Ferragamo (+0,42%) e Ansaldo Sts (+0,15%).

ALTRI MERCATI – Sul valutario, l’euro scambia in ribasso dello 0,47% sul dollaro a quota $1,2842. Cambio euro/yen sopra quota 100. Il greggio cede lo 0,66% a $90,770 il barile, scivolando ai minimi di 7 settimane, mentre l’oro lascia sul campo lo 0,07% a quota $1.765,40 l’oncia.

HIGHLIGHT DI GIORNATA:

– Perche’ l’uscita dall’euro e’ un’opzione per la Germania – FT

– Le ricapitalizzazioni del fondo salva stati ESM non avranno effetto retroattivo

– Sciopero generale in Grecia: Atene paralizzata

– Crollano i consumi: a luglio -3,2%

– Pimco: la Bce e’ diventata prevedibile (vedi VIDEO SOTTO)

– La Spagna ricevera’ un piano di salvataggio a condizioni minime

– Posser (Fed Philadelphia) scettico sull’effetto QE3

– Euro ancora in calo sul dollaro, arriva a sfondare al ribasso $1,29, alle 8.30 italiane a $1,2865 (-0,26%)

– Petrolio: in calo a 90,79 dollari al barile

– Oro: in rialzo a 1762,06 dollari l’oncia

– Borsa: tokyo chiude in calo -2,03%, pesano tensioni con Cina

– Azionario Asia: colpito da pericoli Europa e crescita

– Grecia/ Oggi sciopero generale contro misure austerity

– Wall Street: sell. Peggiore seduta degli ultimi 3 mesi. Apple -2,5%

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