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Euro/dollaro: occhio al livello necessario per la rottura definitiva

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Legnano – Tre le notizie di grande portata da registrare questa mattina. La prima, più evidente, riguarda la decisione della Reserve Bank of Australia che è andata a tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, dopo una pausa di tre mesi nel proprio attivismo a livello di politica monetaria.

Questa decisione non era scontata, molti analisti prevedevano un niente di fatto, ma il mercato degli swap prezzava circa il 70% di probabilità di accadimento. Questa decisione segue il rallentamento cinese e dal momento che la Cina rappresenta il primo partner commerciale degli australiani, la mossa fa senso e tende a non ampliare gli effetti di questa dipendenza all’economia interna.

La reazione del dollaro australiano non si è fatta attendere e, come vedremo tra poco, il mercato ha esteso a ribasso andando a formare nuovi minimi relativi. La seconda notizia degna di nota riguarda la testimonianza che Bernanke ha portato ieri a Minneapolis, dove si è difesa la strada intrapresa e si è detto di voler continuare con gli acquisti di MBS.

Quali i motivi ed i fini di questo? Non si ha tanto paura che l’America entrerà in recessione, quanto si teme che si continuerà a crescere ad un tasso che non permetterebbe alle persone di tornare ad essere assunte e ad avere un posto di lavoro. Linea dura quindi per la Fed, che non lima di una virgola quanto i mercati avevano compreso.

La terza, ed ultima, riguarda la Spagna ed il chiacchierato piano di richiesta di aiuti ai Fondi Salva Stati, che stando ai rumors dovrebbe essere sottoposto all’Europa nella giornata di sabato. Qualsiasi voce di perfezionamento della notizia potrebbe portare a movimenti tipici di buy the rumor, sell the news.

Come sempre, dal punto di vista operativo, teniamo sotto analisi i più importanti livelli tecnici, che ora vedremo e ricordiamoci che ci troviamo di fronte ad un mercato che ha cominciato a mostrare aumenti di volatilità, che potrebbero proseguire fino alla fine dell’anno, per cui attenzione al money management e all’utilizzo della leva finanziaria.

EurUsd

Rotto il livello di 1.2860 a rialzo abbiamo raggiunto il target di 1.2925, con il mercato che momentaneamente non è riuscito a far segnare nuovi massimi ma che si è fermato ben al di sopra di 1.2875. Possibili tentativi di aggressione dei massimi fatti segnare ieri, ma per assistere ad una rottura definitiva a rialzo dobbiamo aspettare il superamento di 1.2960. Esattamente una figura più in basso passa il livello da rompere per assistere a nuove discese dell’euro, verso la figura.

UsdJpy

I supporti di breve periodo posti se vi ricordate a 77.75 hanno funzionato molto bene ed i prezzi sono tornati sopra 78 figura. Ci troviamo ora in prossimità di due bei punti tecnici, 78.00 e 78.20, in grado di portare ad accelerazioni nell’ordine dei 20/25 punti. Su un grafico orario, il segnale di inversione del trend di breve periodo è arrivato, essendo ritornati sopra il livello già indicato due volte, che rappresentava lo spartiacque tra salita e discesa e di fronte a nuovi massimi di mercato potremmo avere la conferma che un’inversione è effettivamente avvenuta. Lo Speculative Sentiment Index rimane ancora sbilanciato lungo, per cui attenzione a potenzialità di ribasso ancora nell’aria (importante utilizzare gli stop, come sempre, ma qui abbiamo un suggerimento in più per tenerli rigidi).

EurJpy

Forte risalita del cambio che ha spazzato via i punti di resistenza dinamici visti nella giornata di ieri (EMA21) riportandosi bel ad di sopra di 100.00 e fermandosi ancora una volta sul livello di 101.00, che già nel recente passato ha dimostrato la sua importanza. Un suo superamento potrebbe portare a tentativi di salita verso 101.60, teniamo d’occhio comunque una potenziale divergenza ribassista in formazione su un grfico a 4 ore.

GbpUsd

Il quadro tecnico tracciato ieri sulla sterlina ha portato buoni risultati. Ci troviamo ancora al cospetto del punto di resistenza di breve piĂą importante, 1.6175, che solo in caso di salto potrebbe aprire la strada verso 1.6220. Un ritorno sotto 1.6150 riproporrebbe i minimi di inizio settimana.

AudUsd

Nuovi minimi sul dollaro australiano che potrebbe estendere in caso di rottura di 1.0275, con potenzialitĂ  di accelerazione verso 1.0250. Se osserviamo un grafico a 4 ore ci rendiamo conto di come siano stati rotti i minimi precedenti e di come intorno a 1.02 Âľ passino ulteriori livelli statici, in grado di contenere i movimenti ribassisti e che, se superati, potrebbero portare a quanto visto.

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