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“La Salerno-Reggio Calabria simbolo della corruzione” del Sud d’Europa

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New York – L’autostrada A3, i cui lavori di costruzione sono stati avviati negli Anni 60 ma sono ancora incompleti, parte nella periferia di Napoli nella citta’ collinare di Salerno e termina 300 miglia piu’ a sud nel centro di Reggio Calabria.

Le corsie lungo la Salerno-Reggio Calabria, diventata in fretta un incubo dei camionisti e automibilisti italiani, sono spesso ristrette a due, con i lavori in corso che restringono ulteriormente il passaggio. Ostacoli alla normale circolazione che sono li’ da decenni.

La strada costeggia le montagne da una parte e dall’altra il mare e puo’ capitare che dei pezzi di cemento e altri materiali di costruzione finiscano in strada, rappresentando una minaccia costante per gli automobilisti.

Da nessun altra parte se non in queste 300 miglia di tratto autostradale “c’e’ racchiuso il simbolo del fallimento del stato italiano e dell’utilizzo improprio dei fondi Ue”, si legge sulle pagine del New York Times.

I critici lo vedono come il “frutto marcio di una cultura dell’appalto in cambio di voti che, coltivato dalle organizzazioni criminali ed endemico nell’Italia del Sud, ha completamente e sistematicamente defraudato lo stato e ingannato i cittadini, lasciando la Calabria isolata geograficamente ed economicamente”.

E’ anche il simbolo di quello che l’Europa dice di temere di piu’ circa l’Eurozona: il suo sviluppo graduale in un sistema nel quale il Nord teutonico sara’ chiamato a sostenere i paesi in difficolta’ dell’Europa del Mediterraneo, dove i sussidi e i fondi Ue spesso svaniscono nel nulla, perche’ i governi non sono in grado o non vogliono contrastare la corruzione e risolvere un determinato problema di sprechi.

Illustra molto bene, inoltre, come gli aiuti e finanziamenti esterni non hanno portato a quegli investimenti produttivi che adesso potrebbero invece aiutare l’Europa meridionale a uscire dal fango della crisi del debito e della crescita anemica.