New York – Dopo il caso di Bradley Birkenfeld si stanno moltiplicando i casi di evasori pentiti che stanno spifferando al fisco americano informazioni sensibili sui cittadini Usa con conti all’estero.
Circa un mese fa Birkenfeld ha rivelato all’IRS informazioni preziose sui conti di 4000 cittadini evasori con un conto bancario UBS in Svizzera.
Il 4 ottobre un’altra spia ha ricevuto $2 milioni di ricompensa – niente a confronto dei 104 milioni di dollari intascati dal precursore Birkenfield (che potra’ usarli a piacimento chiaramente solo quando sara’ uscito di prigione) – come premio per aver aiutato gli agenti del fisco a disarticolare una rete di evasione fiscale multimilionaria creata da una serie di facoltosi cittadini americani negli Anni 90.
Da allora l’IRS ha ricevuto una miriade di richieste dello stesso tipo da potenziali collaboratori, evasori pentiti in cerca di quattrini e imitatori di Birkenfeld.
Dean Zerbe, uno degli avvocati di Birkenfeld, riferisce a Reuters che solamente la sua societa’ ha ricevuto a parcella almeno altri 15 casi simili e che gli studi legali concorrenti hanno riscontrato un simile incremento delle richieste simili a quelle del suo primo ‘fortunato’ cliente.
Il programma anti evasori, lanciato nel 2006, ha attirato su di se’ non poche critiche per via del lungo tempo impiegato per ottenere risultati concreti. Pare che i critici dovranno ricredersi.
