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Borsa Milano piegata, bancari in ritirata

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Milano – Borsa Milano chiude in ribasso in una seduta segnata dall’elevata volatilita’ dopo le nuove dichiarazioni arrivate dal Fondo Monetario Internazionale. Listino Ftse Mib in discesa dello 0,41% a 15.440 punti, debole anche per via dei risultati poco entusiasmanti dell’asta italiana, che non ha convinto i mercati.

Tra le altre piazze europee Londra cede lo -0,4%, Francoforte ha perso lo 0,24%, mentre Parigi lo 0,34%. L’indice di riferimento Eurostoxx 50 ha ceduto lo 0,43%. Insignificante la reazione dell’euro, che non riesce a tenere quota $1,29. Spread tra Btp e Bund stabile in area 354 punti base.

L’ammontare offerto dal Tesoro ha avuto un buon riscontro; tuttavia, il rendimento a 12 mesi è salito rispetto alla precedente emissione. Intanto Maria Cannata, numero uno della divisione debito pubblico del Ministero dell’Economia, si è mostrata più ottimista riguardo al futuro, complice, ha affermato, l’effetto Draghi.

Il sentiment e’ rimasto cauto, con gli operatori che tendono a volersi proteggersi dal persistente nervosismo e dalla volatilità. Gli operatori della borsa milanese sottolineano che i mercati sono praticamente congelati, in attesa delle trimestrali Usa. “La solita minestra”, sintetizza a Reuters un dealer, “rallentamento globale e della Cina, banche, Spagna…”.

“I mercati scontano il rallentamento globale, il fiscal cliff e la crisi debitoria nell’eurozona e si attendono news che potrebbero avere impatto su questi tre fronti”, commenta a Reuters Vincenzo Longo, market strategist di IG. “Rilevanti nel corso delle prossime settimane saranno, in ordine, le nuove misure adottate a livello di G-20 e dalla Cina, le elezioni Usa e il processo di unificazione bancaria e fiscale in Europa. In ottica intraday, gli investitori in Usa potrebbero tornare a scrutare i conti di ieri sera di Alcoa. Venerdì sarà la volta dei finanziari, con JP Morgan e Wells Fargo. Da queste trimestrali”, conclude Longo, “ci aspettiamo conti in linea con le stime, dato il terzo trimestre non è stato particolarmente brutto, ma molte società potrebbero rivedere i target di fine anno e per il 2013, come hanno fatto già Caterpillar, FedEx e Hewlett-Packard”.

Nella riunione svolta a Tokyo, l’Fmi ha lanciato un nuovo allarme sulle banche europee, affermando che, nel caso in cui le misure necessarie per fronteggiare la crisi non venissero prese, potrebbero essere costrette a smobilizzare asset fino a $4.500 miliardi nel corso dei prossimi 14 mesi. Nel mirino 58 istituti europei, da Unicredit e Deutsche Bank.

Il Fondo mette in evidenza anche i problemi in cui versano le economie di Italia e Spagna, che hanno assistito a un massiccio deflusso di capitali. Nel caso dell’Italia, nei dodici mesi conclusi a giugno, la fuga di capitali è stata di 235 miliardi di euro, ovvero il 15% del Pil.

Arriva intanto una buona sorpresa dal fronte economico italiano, con la produzione industriale che, ad agosto, è balzata +1,7% su base mensile. Su base annua, il dato è in forte calo, -5,2%.

Il focus rimane sulla Grecia, all’indomani della visita ad Atene della cancelliera tedesca Angela Merkel, accolta con forti proteste. Merkel ha manifestato il proprio sostegno ad Atene, ma non ha promesso nessun ulteriore aiuto al paese. Atene continua a essere in trattative con la troika sui tagli che dovrebbe avviare, al fine di ricevere la prossima tranche per 130 miliardi di euro, necessari alla sua sopravvivenza.

Niente di buono dall’Asia, dove i mercati hanno concluso la sessione per lo più in rosso, scontando anche i risultati di bilancio del colosso dell’alluminio americano Alcoa – che ha inaugurato la stagione degli utili ieri, a Wall Street, che ha tagliato le stime sui consumi globali del metallo, complice il rallentamento dell’economia cinese. L’indice MSCI Asia Pacific Index (MXAP), indice di riferimento, ha chiuso ai livelli minimi dall’11 settembre scorso. La Borsa di Tokyo ha chiuso in forte calo con il Nikkei che ha accusato un ribasso dell’1,98%.

BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni stabile in area 354 in chiusura dopo una prima parte di seduta all’insegna dei rialzi. Tasso BTP a 10 anni al 5,04%. Tasso spagnolo -0,72% al 5,80%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – A Piazza Affari attenzione al titolo Fiat dopo la bocciatura del rating da parte di Moody’s. I titoli della casa automobilistica hanno azzerato i cali sul finale e chiudono a +0,05%. Complessivamente deboli i finanziari. Il paniere delle banche italiane cede l’1,5% circa. Arrancano quasi tutti i nomi piu’ importanti, comprese Unicredit e Intesa Sanpaolo. Monte Paschi maglia nera con -3,83%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,2% a $1,2908; dollaro/yen +0,17% a JPY 78,36, euro/yen +0,21% a JPY 101,01.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,57% a quota $91,86 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scendono -0,15 a $1.762,40.

HIGHLIGHT DI GIORNATA:

Alert Australia: un lento cammino verso il disastro.

Crisi: Fmi, Nel 2012 Debito Italia 126% Pil E Avanzo Primario Del 2,6%.

Borsa: Prosegue In Modesta Flessione. Deboli Fiat E Mps, Bene Impregilo.

Industria/ Istat: Balza produzione agosto, +1,7% su mese.

Prod Industriale: Va Bene Solo Produzione Energia +1,2% Su Anno.

Prod Industriale:istat, Ad Agosto +1,7%, -5,2% Annuo. Primi 8 Mesi -6,8%.

Crisi: Bce pronta ad agire in qualsiasi momento.

Cina: A Settembre Vendite Auto +7,9% Su Mese, Su Anno -0,3%.

Borsa/ Milano apre in calo in scia a Tokyo, Ftse Mib -0,52%.

Aumento volatilità: ci siamo?.

Borsa: europee negative in avvio, Londra -0,28%.

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