New York – La Svizzera ha lanciato una serie di esercitazioni militari per rispondere all’instabilita’ sociale e civile in Europa, provocata dalla crisi del debito della moneta unica.
L’operazione “Stabilo Due” – annunciata in settembre e gia’ anticipata da Wall Street Italia – ha l’obiettivo di testare la rapidita’ con cui l’esercito e’ in grado di rispondere in caso di diramazione delle proteste e dei flussi migratori.
Lo stato non e’ membro dell’Unione Europea e nemmeno del blocco a 17 dell’area euro.
Il quotidiano svizzero tedesco Der Sonntag ha scritto che le esercitazioni si sono svolte in settembre intorno alle zone di rischio individuate in una cartina dallo staff dell’esercito dove si teme che si possano tenere scontri tra ‘fazioni rivali’ e dove la Svizzera teme si rechino i rifugiati provenienti da Grecia, Italia, Spagna, Francia e Portogallo.
Il ministero della Difesa non esclude il dispiegamento di truppe militari nei prossimi anni per sedare eventuali proteste che potrebbero svolgersi nel piccolo ricco paese, circondato da stati indebitati in recessione.
“Non e’ da escludere che le conseguenze della crisi finanziaria in Svizzera possano portare a protestere e scontri violenti anche qui”, ha riferito all’emittene CNBC un portavoce del ministero della Difesa elvetico.
In una anticipazione in antemprima pubblicata in giugno Wall Street Italia sotto il titolo di “La Svizzera si prepara allo scenario peggiore”, si avvertiva gia’ dei preparativi presi dal paradiso fiscale in caso di disgregazione dell’Eurozona.
Sul piano economico Berna, che fa affari con gran parte dell’Europa, e’ pronta a tutto pur di evitare che l’euro sprofondi sotto quota 1,20 franchi svizzeri.