Siena (WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è chiusa con un calo dei listini azionari e con spread in lieve rialzo dopo che la Germania ha posto una serie di paletti sull’utilizzo del fondo salva stati per ricapitalizzare le banche a partire dal prossimo anno, riducendo le speranze spagnole di evitare che il peso possa ricadere sul debito del paese. La cancelliera Merkel ha infatti precisato che il meccanismo Esm non si accollerà gli oneri dei paesi membri per i pregressi salvataggi bancari. Di qui il riferimento alla ricapitalizzazione delle banche spagnole.
Ieri in Galizia e Paesi Baschi si sono tenute le elezioni regionali che hanno visto la vittoria del partito Popolare di Rajoy nel primo caso e dei Nazionalisti nel secondo. Entrambi gli appuntamenti rappresentavano un test per il governo che non ha ancora chiesto gli aiuti.
Prossimo appuntamento elettorale è il 25 novembre quando si terranno le elezioni in Catalogna. Nuove anticipazioni giungono dal settimanale tedesco Der Spiegel che questa volta si è focalizzato sulla Grecia: il ministero delle finanze tedesco starebbe preparando un programma che permetterà alla Grecia di riacquistare i suoi bond al prezzo corrente con fondi ricevuti dall’Esm.
Il prestito ammonterebbe a 10Mld€ e consentirebbe ad Atene di ridurre il proprio debito di 40 Mld€ dal momento che i bond sono prezzati al 25% del loro valore facciale. Secondo quanto riportato da FT, la Merkel avrebbe ammonito Uk a non porre il veto su qualsiasi ipotesi di allargamento del bilancio europeo, minacciando di cancellare il prossimo incontro di novembre previsto sul tema.
Dopo il successo del Btp Italia, secondo quanto riferito da una fonte del MEF a Bloomberg, il MEF intenderebbe ridurre le emissioni di titoli a breve termine previste fino a fine anno.
Negli Usa borse in calo, su calo soprattutto del comparto tecnologico e delle materie prime. Il titolo peggiore dell’indice Dow Jones è risultato McDonald’s, a causa del rallentamento delle vendite emerso dalla pubblicazione della trimestrale. In settimana è attesa la riunione della Federal Reserve, l’ultima prima delle prossime elezioni presidenziali del 6 novembre e la penultima dell’anno. Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg News, tutti i 21 primary dealer si attendono un allargamento del QE3 con inclusione dei Treasury entro fine anno. La riunione maggiormente candidata ad una tale decisione potrebbe essere quella del 12 dicembre. Il meeting di questa settimana potrebbe risultare sostanzialmente interlocutorio, dopo l’inaugurazione del terzo piano di acquisto di bond lo scorso 13 settembre.
Valute: inizio settimana con il cross euro dollaro sempre sopra area 1,30. Il livello di supporto si colloca ad 1,30, quello di resistenza 1,312-1,317. Cala la bilancia commerciale nipponica a settembre e continuano a peggiorare le esportazioni, che vedono un calo del 10%, migliorano invece le importazioni. Yen debole sia contro euro sia contro dollaro, dopo le voci di nuovi stimoli da parte della Banca Centrale del Giappone, per rilanciare le esportazioni. Il cross euro/yen è in area 103,85, con il livello di supporto a 103, mentre quello di resistenza a 104,4.
Materie Prime: ultima seduta di settimana negativa per le principali materie prime ad eccezione del comparto agricolo, trainato al rialzo da zucchero (2,2%) e cacao (2,1%). Tra gli energetici è proseguito il ribasso del Brent (-2%) con le quotazioni scese ai minimi da 3 settimane in prossimità dei 110 $/b, mentre continuano a salire le quotazioni del gas naturale Usa ai massimi da dieci mesi su segnali di aumento della domanda per la produzione elettrica. Prese di profitto su metalli industriali e preziosi con l’oro che si riavvicina a quota 1700 $/oncia. Sul fronte speculatori, la scorsa settimana l’ammontare totale delle posizioni nette lunghe è sceso del 3% dovuto ad un riduzione generalizzata in tutti i comparti.
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