New York – Dopo una giornata in altalena, la Borsa americana archivia la seduta con il segno più. A condizionare gli scambi, i rumor secondo cui l’agenzia di rating Fitch starebbe per ridurre la qualita’ del credito degli Stati Uniti, che al momento possono ancora vantarsi di avere il massimo dei voti, ossia la tripla A.
Dopo le perdite della vigilia, che hanno portato lo S&P 500 al minimo in sette settimane, in chiusura il Dow Jones ha segnato +0,20% a 13.103,68 punti, il Nasdaq +0,15% a 2.986,12 punti mentre lo S&P +0,3% a 1.412,97 punti
L’attenzione dei mercati è sui dati macro. Rese note le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.
Nella settimana terminata il 20 ottobre, il numero dei lavoratori degli Stati Uniti che ha fatto richiesta per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione è sceso di 23.000 unità a 369.000 unità rispetto alle 392.000 unità della settimana precedente (dato rivisto al rialzo dalle 388.000 unità inizialmente riportate). Il dato è stato dunque migliore delle stime anche se è necessario precisare che la media delle ultime quattro settimane, un indicatore meno volatile, ha segnato un lieve rialzo.
Inoltre, la debolezza del mercato del lavoro Usa è dimostrata dalla raffica di licenziamenti, con i tagli al personale che viaggiano al massimo dal 2010.
Reso noto anche il dato sugli ordini dei beni durevoli, che sono balzati +9,9% nel mese di settembre, decisamente al di sopra delle attese.
Altro dato, proveniente in questo caso dal fronte immobiliare, è stato quello delle vendite di case con contratti in corso , che hanno fatto peggio delle stime, ma che sono salite su base annua per il 17esimo mese consecutivo.
Attesa per la diffusione degli utili da parte di Apple che, alla fine della sessione, ha comunicato per il terzo trimestre utili pari a 8,2 miliardi di dollari a fronte di un giro d’affari di 36 miliardi.
Focus sul comunicato con cui la Fed ha accompagnato ieri sera la decisione di lasciare i tassi sui fed funds al minimo storico. “La reazione dei mercati è stata limitata, con i titoli che hanno puntato verso il basso insieme ai rendimenti dei Treasury. Ma si è trattato più che altro di un riflesso della debolezza economica, in generale – ha detto James Knightley, economista presso ING Bank a Londra – Più che altro, l’attenzione è sull’esito delle elezioni presidenziali. Una volta conosciuti i risultati, avremo infatti una migliore comprensione su come il problema dei debito negli Stati Uniti sarà risolto”.
Tra i titoli sotto i riflettori nella sessione odierna, Aetna, in crescita +1% circa, dopo il rialzo degli utili nel terzo trimestre (il consensus aveva previsto invece un calo).
Bene Akamai Technologies, +8,6% circa, dopo che la societĂ di gestione dati su Internet ha riportato utili e fatturato migliori delle attese. Akamai beneficia anche della decisione di Timothy Horan, analista presso Oppenheimer, di alzare il rating sul titolo da market perform a outperform. Ha battuto le attese anche il colosso dei beni di largo consumo Procter & Gamble.
Finora, gli utili del 71% circa delle società quotate sullo S&P 500 hanno battuto le attese degli analisti; mentre il fatturato del terzo trimestre si è rivelato deludente nel 59% dei casi. Nelle ultime due sessioni, l’indice S&P 500 ha perso -1,8%, scontando i timori sul peggioramento degli utili. L’indice è ancora in rialzo +12% dall’inizio del 2012.
In ambito valutario, l’euro in rialzo +0,25% a $1,3004; rapporto dollaro/yen +0,43% a JPY 80,14, mentre euro/yen +0,71% a JOY 104,24.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano con +0,55% a quota $86,20 al barile, mentre quotazioni oro +0,74% a $1.714,20 l’oncia.
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