Milano – La seduta della Borsa Milano si e’ chiusa con un calo pesante, in cui hanno inciso molto le perdite dei bancari. Il Ftse Mib ha registrato una perdita pari a -1,43%, a quota 15.544,40 punti, pagando le nuove preoccupazioni sul futuro della Grecia e precisamente sulla effettiva capacità del paese di riuscire ad assicurarsi un nuovo pacchetto di salvataggio. Il futuro del paese si decidera’ l’8 novembre.
Ancora peggio di Milano fa Madrid, che paga le indiscrezioni stampa secondo cui la Bce sta indagando sulle condizioni dei prestiti concessi alle banche spagnole. Non a caso suii mercati il settore e’ il piu’ colpito sia in Spagna, sia in Italia. Un quotidiano tedesco ha sottolineato che gli standard sul collaterale sono troppo favorevoli. I singoli nomi piu’ pesanti sono Banco Popular e Bankia.
Il premier greco Antonis Samaras sta incontrando non pochi ostacoli dai membri della sua coalizione, riguardo al pacchetto di nuove misure di austerity richieste dalla troika, che dovrebbe essere votato questa settimana. L’approvazione del piano è una condizione sine qua non per l’ottenimento di nuovi aiuti. Tra l’altro, il paese è al centro di un nuovo scandalo visto che, secondo un noto giornalista, avrebbe gonfiato i dati sul debito al fine di ottenere magggiori finanziamenti. Intanto Samaras fa tremare ulteriormente i mercati affermando al suo partito che “potremmo uscire dall’area euro”.
Incertezza sui mercati in vista delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Siamo ormai alla vigilia, domani gli elettori Usa si recheranno alle urne e la vittoria influenzerà senz’altro l’andamento delle piazze finanziarie globali.
L’indice azionario di riferimento europeo Stoxx Europe 600 Index è salito la scorsa settimana +1,6%, attestandosi al massimo delle ultime due settimane. Male l’euro che testa il minimo dell’ultimo mese, sempre sulla scia dei timori sul destino di Atene. La moneta unica scende fin sotto a $1,28. Sentiment messo sotto pressione anche dalle ultime dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha affermato che ci vorranno almeno cinque anni per uscire dalla crisi dell’Eurozona.
Notizie economiche no per la Spagna, che vede il numero dei disoccupati ancora in crescita. Neanche per l’Italia le cose vanno bene, tanto che Angel Gurria , segretario generale dell’Ocse, incita il paese a tenere sempre pronto il bazooka, nonostante lo spread sia sceso oltre -200 punti.
Deprimenti i numeri sul Pil italiano che quest’anno, secondo le stime dell’Istat, scenderà nel complesso del 2,3%, con la disoccupazione al 10,6%, che salirà anche fino all’11,4% nel 2013.
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Tra le notizie societarie, occhio al crollo degli utili di HSBC. Al colosso bancario britannico lo scandalo del riciclaggio rivelato dal Senato Usa è costato molto caro; tanto che ha dovuto accantonare altri 1,15 miliardi di dollari.
BTP – Spread tra Btp e Bund a dieci anni in crescita +2,62% a quota 358 punti base. Tasso BTP decennale +1,32% al 5%. Tasso spagnolo a 10 anni +1,66% al 5,76%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Il comparto bancario perde terreno zavorrando l’indice. Fanalino di coda Popolare Emilia. Pur in rosso Unicredit e Intesa Sanpaolo non reagiscono eccessivamente al proseguire delle speculazioni del weekend sull’ipotesi di possibile integrazione dei due istituti. L’AD di Unicredit Federico Ghizzoni ha dichiarato stamane di non vedere rischi di scalate ostili sulla banca né in questo momento né in prospettiva. Bper -3,55%, Banco Popolare -3,12%, Bpm -2,75%, Ubi Banca -2,23%, Intesa SanPaolo -2,13%, Mps -1,72%, Unicredit -0,85%. In rosso anche due titoli a maggiore contenuto difensivo, quali Parmalat -3,17% ed A2A -2,93%. Tra i 40 big del listino, tra le rare note positive anche Fiat Industrial +0,98%.
Ferragamo guida il paniere milanese, bene anche Tod’s. “Il trend in borsa del lusso conferma la buona impostazione del comparto, che rimane improntato alla crescita” commenta a Reuters un dealer. Mediaset in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato, sulla scia delle indiscrezioni stampa che ipotizzano un’alleanza con la francese Canal+ nel settore della pay Tv.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro e’ debole, lasciando sul campo lo 0,35% a $1,2787 nei confronti del biglietto verde; tasso di cambio dollaro/yen -0,2% a 80.2700 JPY, euro/franco svizzero -0,07% a 1,2062 CHF.
prego
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures scambiano in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,34% a $85,15 al barile. Le quotazioni dell’oro fanno segnare un +0,53% a $1.684 l’oncia.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– G20/ Ue svicola da banco imputati,riflettori su fiscal cliff Usa.
– Consumi/ Istat: Nel 2012 crollano del 3,2%, nel 2013 -0,7%.
– Pil: Istat, -2,3% in 2012, -0,5% nel 2013.
– Crisi: Istat, Disoccupazione Ancora In Crescita. All’11,4% Nel 2013.
– “Anche la Fed non ci capisce più nulla” (e lo ammette).
– Basilea 3: banche non in regola saranno punite. Ecco come.
– Come strappare rendimenti extra in tempi di tassi zero.
– De Benedetti ironizza, Fiat poteva fare uno ogni dieci.
– Borsa: Asia in calo, tonfo Hyundai e Kia -6%.
– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude In Calo (-0,48%).
– Un anno di Mario Draghi. Il piccolo miracolo.
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