Milano – Borsa Milano accelera al ribasso nel pomeriggio, sulla scia delle parole di Mario Draghi, che ha riconosciuto che la crisi ha colpito in pieno anche la Germania. Il Ftse Mib chiude sui minimi di seduta, accusando un calo del 2,5%.
Le vendite sono alimentate anche dall’andamento di Wall Street, che non beneficia affatto della vittoria di Barack Obama nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Sul fronte dei mercati asiatici, l’azionario ha registrato invece una performance prevalentemente cauta, senza grandi entusiasmi.
Intanto l’euro ha continuato ad andare giù, dopo una mattinata che, nelle prime ore, lo aveva visto registrare una performance positiva e soprattutto indicativa della propensione al rischio. La situazione si e’ capovolta nel giro di qualche ora e si e’ ritornati, come dimostrano anche le tensioni sui mercati dei titoli di stato, all’avversione al rischio. Il peggioramento ha avuto inizio con la comunicazione del dato relativo alla produzione industriale tedesca, che è scesa -1,8%, peggio del -0,7% atteso. Le parole di Draghi e il trend negativo di Wall Street hanno fatto il resto.
“Le dichiarazioni sull’economia tedesca stanno avendo un impatto negativo sui mercati”, dice a Bloomberg Yves Marcais, equity sales trader di Global Equities. “Ma la questione e’: i guadagni di stamattina erano giustificati? L’elezione di Obama sara’ in grado di trainare in rialzo il mercato dopo che ha detto che il paese deve ridurre il deficit? C’e’ il precipizio fiscale all’orizzonte”.
Sulle valute non va molto meglio al dollaro, in quanto gli operatori scommettono ancora su una politica accomodante della Fed. La stessa permanenza di Ben Bernanke alla Federal Reserve sarebbe stata a rischio con una eventuale vittoria del repubblicano Mitt Romney. Ora non piu’. Attenzione ai livelli di resistenza chiave per il Ftse Mib e il Dax di Francoforte.
Smaltita la sbornia post elettorale, il focus degli operatori si sposta sulle sfide che l’America dovrà affrontare e che si possono riassumere nelle parole precipizio fiscale; a partire dal 2013, scatterà infatti il cosiddetto “fiscal cliff”, che si tradurrà in un mix di aumenti delle tasse e di tagli alle spese per un valore superiore a $600 miliardi; a meno che il Congresso non riuscirà a raggiungere un compromesso.
“La politica monetaria rimarrà accomodante sotto la presidenza di Obama, dunque il dollaro sarà venduto – ha commentato in una intervista a Bloomberg Michiyoshi Kato, vice direttore generale senior della divisione di cambi presso Mizuho Corporate Bank a Tokyo, la terza maggiore banca giapponese per valore di mercato – Tuttavia il sell off del dollaro potrebbe non durare così tanto, almeno fino a quando gli Stati Uniti dovranno far fronte al fiscal cliff”.
Tatsushi Maeno, responsabile degli investimenti presso PineBridge Investments Japan, che gestisce a livello globale $11 miliardi, aggiunge: “La rielezione di Obama è un plus di breve termine per i mercati, in quanto toglie un elemento di incertezza, ma il quadro generale non è cambiato. Riguardo al fiscal cliff, la probabilità di risolvere la questione entro la fine dell’anno è in qualche modo diminuita, rispetto al caso in cui avesse vinto Romney”. Obama deve infatti scontrarsi sempre con i Repubblicani al Congresso.
In generale, tornando l’azionario asiatico, nonostante la performance cauta, l’indice MSCI Asia Pacific Index (MCAP) è salito +0,7% a 123,26 punti, verso la chiusura più alta dallo scorso 19 ottobre. Focus sulla performance dello S&P 500, in rialzo +14% nel 2012. Da segnalare che l’indice ha guadagnato +77% da quando Obama è diventato presidente il 20 gennaio del 2009, mentre l’indice azionario globale MSCI All-Country World Index (MXWD), che rappresenta i titoli scambiati sui mercati emergenti e dei paesi avanzati, ha fatto +63%.
Tra gli appuntamenti europei, il parlamento greco e’ chiamato a esprimersi sulle misure di austerity che sono necessarie per ottenere un nuovo pacchetto di aiuti. Focus sui risultati di Bnp Paribas, che ha chiuso il terzo trimestre con utile netto pari a 1,32 miliardi di euro, piu’ che raddoppiato rispetto alla ”bottom line” del corrispondente trimestre dello scorso anno (541 milioni) e superiore al consensus di mercato.
Male i conti per il gruppo ING, che assiste a un crollo utili -64% e annuncia un taglio di 2.350 posti di lavoro. Risultati positivi per Munich Re, che vede gli utili quasi quadruplicare, rivedendo al rialzo le stime sugli utili per l’intero 2012.
BTP – Spread tra Btp e Bund a dieci anni sale dopo un avvio negativo e fa +2,15% a quota 352,96 punti base. Tasso BTP a 10 anni +0,65% al 4,92%. Tasso spagnolo a 10 anni +0,81% al 5,69%.
Parla il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, , affermando che la Commissione europea interverrà nel caso in cui Madrid dovesse chiedere aiuti. Il punto è che la Spagna continua a non avanzare alcuna richiesta e questo è un altro fattore che preoccupa i mercati. Italia in primo piano: sempre Rehn fa riferimento alle previsioni economiche che parlano di un “certo rallentamento nel risanamento dei conti pubblici” e ai timori di come sarà la situazione dopo l’atteso bilancio strutturale in equilibrio nel 2013. Il commissario precisa che la riduzione del debito Italia è troppo lenta, e il rapporto della Commissione Ue conferma che il rapporto debito/Pil salirà ancora, e che il tasso di disoccupazione potrà salire fino al 12%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Il listino si tinge di rosso, con alcuni titoli che accusano perdite di anche sei punti percentuali. Male i bancari: in particolare le Popolari e Unicredit (-4,16%). Tra gli altri titoli in rosso Fiat con -6,65%, Finmeccanica e Stm (-6,17%).
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,41% a quota $1,2761; dollaro/yen -0,55% a JPY 79,90; euro/yen -0,96%, a JPY 101,95.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio cedono -2,57% a $86,43 al barile, mentre le quotazioni dell’oro salgono +0,24%, a $1.719,10.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– Borsa: Europa sconta previsioni crescita Ue, Milano -0,6%.
– Borsa: Europa sconta previsioni crescita Ue, Milano -0,6%.
– Ue: pil Italia -2,3% nel 2012, -0,5% in 2013.
– Ue: Commissione, Rapporto Deficit/pil Sotto 3% Nel 2014.
– Ue: Commissione, Nel 2013 Disoccupazione Salira’ A Ridosso Dell’11%.
– Grecia/ Latouche: Atene sfidi Troika ripudiando debito e euro.
– Crisi: Spread Btp-bund Sale A 354 Punti. Pesano Dati Negativi Germania.
– Piazza Affari e borse europee in rialzo dopo la vittoria di Obama.
– Usa 2012/Auguri Merkel a Obama:continua collaborazione anticrisi.
– Spagna: A Settembre Produzione Industriale -7%. Peggiore Calo Da Aprile.
– Borsa: Apre In Rialzo. Ftse All +0,43% E Ftse Mib +0,46%.
– Piano Giavazzi per salvare l’Italia. Flop del governo.
– Cambi: Dollaro Piu’ Debole Con Vittoria Obama, Tassi Usa Visti In Calo.
– Borsa: Asia cauta con minidollaro, Tokyo ferma, bene Sidney.
– Borsa Tokyo: Chiude Poco Mossa, Nikkei-225 -0,03%.
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