Il voto gli investitori lo daranno in apertura di mercato, a New York, dopo aver digerito gli annunci degli utili da parte di due blue chips del settore tecnologico come Ibm e America Online. A borsa gia’ chiusa, mercoledi’ sera, la Ibm ha riportato 90 centesimi per azione nel terzo trimestre, in linea con le aspettative ma con un certo numero di artifici contabili per raggiungere il risultato. Big Blue, tuttavia, ha sorpreso il mercato annunciando anche che risentira’ nei prossimi mesi di un calo delle vendite per la questione del ”millennium bug”, destinato secondo l’azienda, a rallentare gli affari.
Le azioni del colosso dell’informatica (IBM: vedi quotazioni interattive) sono crollate di circa l’8% stamattina sul mercato elettronico in funzione prima dell’apertura della sessione al New York Stock Exchange, sforando verso il basso quota 100, a 99. L’ultimo prezzo ufficiale alla chiusura di mercoledi’ era stato di 107.
Notizie decisamente migliori per America Online, che ha piu’ che triplicato i profitti rispetto all’anno scorso e ha messo a segno un risultato di 2 cents superiore alle stime degli analisti. L’internet provider piu’ importante degli Stati Uniti (AOL: vedi quotazioni interattive) ha registrato nel terzo trimestre un utile di 184 milioni di dollari, o 15 cents ad azione (gli analisti ne avevano stimati 13), rispetto ai 50 milioni di dollari dell’anno scorso. Nonostante cio’, il titolo accusa prezzi in calo di circa 4 punti sui circuiti elettronici del pre-borsa.
Nella seduta di mercoledi’ Microsoft (MSFT: vedi quotazioni interattive) avevano infiammato Wall Street con un forte rialzo sui titoli tecnologici. Cosi’ l’indice Nasdaq, di cui Microsoft costituisce la componente piu’ forte, e’ salito di 99,95 punti (+ 3,72%) a quota 2.788,13. Si e’ trattato del terzo maggior rialzo in assoluto per l’indicatore dei titoli tecnologici. Gli operatori devono valutare ora se la situazione Ibm avra’ ripercussioni, come sembra probabile, sugli indici azionari.